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Pensione di invalidità, ecco come recuperare gli arretrati

Nel caso in cui in famiglia si dovesse avere una persona che ha l’esigenza di provvedere al recupero degli arretrati relativi alla pensione di invalidità, spesso e volentieri non si ha la minima idea di come operare.

Il primo passo è quello, però, di stabilire i requisiti da rispettare per poter presentare la domanda. Ad esempio, c’è la possibilità di effettuare la richiesta degli arretrati fino al massimo a 5 anni addietro; ma il discorso cambia per alcune categorie di invalidi, dal momento che non tutti ne hanno diritto, come specificato anche sul portale risarcimentierimborsi.it.

È bene ricordare come si parla di “invalido civile” per fare riferimento a tutte quelle persone che, in seguito a incidenti e patologie, oppure per ragioni di genetica, abbiano avuto a che fare con menomazioni tali da impedire l’abilità al mondo del lavoro.

Quali sono i requisiti da rispettare

La prima cosa da evidenziare è che c’è solo una categoria di invalidi che ha la facoltà di presentare la richiesta per l’erogazione degli assegni di invalidità che non ricevuti, andando a ritroso fino al massimo a 5 anni.

La prima categoria che può presentare tale richiesta è rappresentata dagli invalidi civili che hanno una percentuale di invalidità pari al 100%. In questi casi, è fondamentale che il reddito annuo personale non vada oltre la soglia di 8.469,63 euro. Il reddito complessivo, inoltre, qualora tale persona fosse coniugata, non deve superare quota 14.447,42 euro.

Nel momento in cui effettua il calcolo, è necessario comprendere anche l’indennità, così come la pensione di invalidità, mentre deve essere esclusa l’indennità legata all’accompagnamento. Per tutte le persone che hanno una percentuale di invalidità inferiore al 100%, invece, non c’è modo di poter presentare tale richiesta, anche nel caso in cui rispettino alla perfezione i limiti reddituali imposti e visti in precedenza.

La procedura da seguire

Quindi, per poter ottenere gli arretrati, dopo aver visto i requisiti da rispettare, serve seguire una specifica procedura. Il primo passo è inviare all’INPS il proprio verbale di riconoscimento dell’invalidità civile. Quest’ultimo deve essere allegato al modello AP70, già compilato. Da notare un aspetto molto importante. Questi due documenti vanno inviati attraverso la specifica sezione che si trova all’interno del portale ufficiale dell’INPS.

Per poter sfruttare questo servizio, di conseguenza, è fondamentale avere non solo una connessione internet integra e funzionante, ma anche aver preparato alcuni dati. Si tratta del codice pin, o ancora meglio lo Spid o la carta di identità elettronica, per poter eseguire l’accesso al portale dell’INPS. Se non avete molta esperienza nell’uso del PC, meglio farsi assistere da chi ha più dimestichezza.

Se proprio non potete usare i normali mezzi elettronici, c’è sempre l’opportunità di presentare apposita richiesta di supporto a un Caf o a un patronato. Sarà quest’ultimo a provvedere poi alla compilazione della pratica, seguendo le indicazioni del richiedente, e inviare all’INPS gli allegati necessari. Si eviteranno così fin dal principio tutte le preoccupazioni circa la presentazione di una domanda incompleta o non corretta. E non solo, dal momento che c’è ancora un’altra soluzione. Qualora non abbiate molta fiducia nei Caf o nei patronati, c’è una terza via che si può prendere in considerazione. Ovvero la presentazione della domanda all’INPS tramite avvocato specializzato in rimborsi e risarcimenti.