x

Vai al contenuto
Messaggio pubblicitario

Bonus Lavoratrici Madri 2025: esonero contributivo e novità

Bonus Lavoratrici Madri 2025: esonero contributivo e novità

Il Bonus Lavoratrici Madri 2025, detto anche Bonus Mamme, introduce significative novità nell’ambito delle agevolazioni contributive per le madri lavoratrici in Italia. La Legge di Bilancio 2025 ha ampliato la platea delle beneficiarie e modificato le condizioni per accedere all’esonero contributivo, includendo sia le lavoratrici dipendenti che autonome. Vediamo nel dettaglio le nuove disposizioni, i requisiti richiesti, l’importo del beneficio e le modalità di richiesta, un quadro completo delle opportunità offerte alle madri lavoratrici nel 2025.​

Contesto normativo e obiettivi del Bonus Lavoratrici Madri 2025

La Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207, art. 1, commi 219-220) ha introdotto un nuovo esonero contributivo per le lavoratrici madri, con l’obiettivo di sostenere la genitorialità e favorire l’occupazione femminile. Questa misura si inserisce nel solco delle precedenti agevolazioni, ma presenta importanti innovazioni volte a rendere il beneficio più inclusivo e accessibile. ​

Ampliamento della platea delle beneficiarie

Una delle principali novità del Bonus Lavoratrici Madri 2025 è l’estensione delle categorie di lavoratrici che possono accedere all’esonero contributivo. In particolare, il beneficio è ora destinato a:​

  • Lavoratrici dipendenti: sia a tempo indeterminato che determinato, escluse le lavoratrici domestiche.
  • Lavoratrici autonome: incluse quelle iscritte alle gestioni previdenziali INPS, purché non abbiano optato per il regime forfettario.​

Questa estensione rappresenta un significativo passo avanti nell’inclusione delle diverse tipologie di lavoratrici nel sistema di welfare.

Requisiti per l’accesso all’esonero

Per beneficiare dell’esonero contributivo, le lavoratrici devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • Numero di figli: essere madri di almeno due figli.​
  • Età del figlio più piccolo: fino al compimento del decimo anno di età.​
  • Limite di reddito: avere un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a €40.000 annui.

A partire dal 2027, l’esonero sarà riservato alle madri di tre o più figli e sarà valido fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

Differenze rispetto al precedente esonero

Il nuovo esonero contributivo presenta alcune differenze rispetto alla misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2024:​

  • Tipologia di esonero: mentre l’esonero precedente era totale, fino a un massimo di €3.000 annui, il nuovo esonero è parziale. La percentuale di sgravio sarà definita da un decreto attuativo.
  • Beneficiarie: il precedente esonero era riservato alle madri con tre o più figli (2024-2026) e alle madri con due figli (solo 2024), tutte con contratto a tempo indeterminato. Il nuovo esonero include anche le lavoratrici autonome e quelle con contratti a tempo determinato.​
  • Periodo di applicazione: il precedente esonero era valido fino al 31 dicembre 2026 per le madri di tre o più figli. Il nuovo esonero, introdotto nel 2025, prevede modifiche nel 2027, con estensione fino ai 18 anni del figlio più piccolo per le madri con tre o più figli.

Importo del beneficio

L’esonero contributivo 2025 è di natura parziale, a differenza del precedente esonero totale. La percentuale di sgravio e l’eventuale importo massimo annuo saranno definiti da un decreto attuativo ministeriale. Questo decreto disciplinerà anche le modalità operative per l’applicazione dell’esonero. 

Modalità di richiesta e fruizione

Le modalità operative per la richiesta e l’applicazione dell’esonero contributivo saranno definite dal decreto attuativo ministeriale. In generale, per le lavoratrici dipendenti, l’esonero sarà applicato direttamente in busta paga dal datore di lavoro, che recupererà l’importo in sede di versamento della contribuzione all’INPS tramite il flusso UniEmens. Le lavoratrici autonome dovranno attendere le indicazioni specifiche che saranno fornite dall’INPS una volta emanato il decreto attuativo. 

Compatibilità con altri incentivi

Durante il 2025 e il 2026, il nuovo esonero contributivo si affiancherà all’esonero totale introdotto dalla Legge di Bilancio 2024. Tuttavia, per evitare sovrapposizioni, la Legge di Bilancio 2025 prevede che il nuovo beneficio non sia cumulabile con l’esonero totale. Pertanto, le lavoratrici che già beneficiano dell’esonero totale non potranno accedere al nuovo esonero parziale nello stesso periodo. ​

Attesa del decreto attuativo

È importante sottolineare che l’effettiva applicazione del nuovo esonero contributivo è subordinata all’emanazione di un decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale decreto definirà i dettagli operativi, tra cui la percentuale di sgravio applicabile, i tempi di fruizione e le modalità di richiesta per le lavoratrici autonome.

Secondo fonti istituzionali, il decreto è atteso entro il primo trimestre del 2025, e l’INPS sarà l’ente incaricato di pubblicare le istruzioni operative per le aziende e le lavoratrici. È quindi consigliabile monitorare gli aggiornamenti ufficiali per conoscere nel dettaglio le modalità di accesso al beneficio.

Il Bonus Lavoratrici Madri 2025 rappresenta un passo significativo per il sostegno alla genitorialità e all’occupazione femminile. L’estensione alle lavoratrici autonome e alle madri con contratti a tempo determinato rende la misura più inclusiva rispetto al passato.

Con l’attuazione della misura, sarà possibile valutare concretamente i suoi effetti sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro e sul supporto alle madri lavoratrici in Italia.

Leggi anche

Argomenti