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Come organizzare un guardaroba perfetto e sostenibile

Come organizzare un guardaroba perfetto e sostenibile

Abiti mai indossati, lontani dal nostro stile, usurati, impossibili da abbinare o che non ci valorizzano. I nostri armadi sono pieni di errori di stile che non abbiamo il coraggio di gettare ma che, obiettivamente, non metteremo mai. Il danno ormai è fatto ma si può sempre rimediare. Scopriamo insieme come organizzare un guardaroba perfetto, più sostenibile e che ci rappresenti davvero.

Come organizzare un guardaroba perfetto

“Non ho niente da mettermi”: quante volte abbiamo pronunciato queste parole? Eppure i nostri armadi spesso traboccano di abiti… Ma allora perché proviamo la sensazione di non avere abbastanza vestiti? La spiegazione è semplice: non abbiamo un guardaroba ben organizzato. 

La maggior parte di noi acquista facendosi guidare dalle tendenze passeggere o seguendo uno stile non calibrato sul proprio corpo e sulle proprie occasioni d’uso. Per organizzare un guardaroba perfetto bisognerebbe puntare su pochi capi, sui famosi evergreen in grado di resistere alle mode stagionali. Facile a dirsi, più difficile a farsi. 

L’obiettivo è ambizioso ma, seguendo alcuni consigli pratici, la sfida potrà essere vinta. Basta armarsi di pazienza e, per prima cosa, analizzare con cura ciò che già si possiede. Sfoltite l’armadio eliminando gli abiti troppo usurati, quelli che non sono della taglia giusta e quelli che non vi donano, che non avete mai indossato o non vi piacciono più. Ovviamente non gettateli nella spazzatura ma rivendeteli sulle piattaforme second-hand o donateli alle organizzazioni di beneficenza.

Il capsule wardrobe

Ora che abbiamo eliminato il superfluo, chiediamoci: “Cosa mi serve?”. Questa è la sola e unica domanda a cui dovremo dare una risposta per organizzare un capsule wardrobe, una selezione di capi essenziali, intramontabili e abbinabili tra loro. Gli indumenti migliori per comporre un guardaroba perfetto dovrebbero rispettare una serie di regole.

La prima è sicuramente che siano adatti alla propria fisicità. Può sembrare scontato, ma la realtà è che molte persone non sanno quale sia il taglio di pantaloni, la lunghezza della gonna o l’ampiezza di una blusa migliori per la propria corporatura. La seconda è che siano capi coerenti tra loro, per stile e per colore. Ne consegue dunque la terza regola: nel capsule wardrobe devono essere presenti soprattutto colori neutri.

Organizzare un guardaroba che parli di te

Il guardaroba perfetto dovrebbe essere composto per circa il 70% da abiti essenziali e versatili e per il restante 30% da capi più in linea con le tendenze del momento. Ma per organizzare un guardaroba che parli di te e che ti rappresenti davvero, dovresti crearlo rispondendo alle domande: “Chi sono veramente? Cosa mi piace? Perché mi piace? E come posso coltivare uno stile che mi appartenga?”.

Allison Bornstein, stylist di New York e guru di Instagram e TikTok, ha messo a punto un metodo per aiutare le persone a creare uno stile personale e un guardaroba coerente. Si chiama metodo delle 3 parole e pare essere davvero efficace. La prima parola è quella che riassume e descrive lo stile che domina nel nostro armadio. La seconda deve essere una parola aspirazione, quella che meglio descrive i look di vip o influencer che ci piacciono. L’ultima invece dev’essere una parola emotiva e deve racchiudere ciò che vorremmo diventare (più eleganti, più sofisticate o più stravaganti).

Il guardaroba perfetto è anche più sostenibile

Seguendo questi consigli riusciremo a creare un guardaroba più funzionale, organizzato e aderente a quello che è il nostro carisma. Un successo per il nostro stile ma anche per il nostro portafogli e per il pianeta. Sì, perché l’obiettivo è dire addio allo shopping distratto e compulsivo per fare spazio ad acquisti consapevoli, intenzionali e intelligenti. Un guardaroba fatto di pezzi che ci piacciono, che ci stanno bene, che possiamo facilmente abbinare. Un guardaroba fatto di meno capi, di maggiore qualità, più durevoli e che indosseremo con gioia e sicurezza. Il rispetto dell’ambiente passa anche da qui.

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