Anche se ormai l’Italia è prossima alle elezioni, il governo Draghi sta operando affinché alcuni dei bonus promessi possano effettivamente vedere la luce. Tra questi c’è il bonus affitti 2022 per il quale sono stati stanziati più fondi, permettendone così l’estensione a una platea più ampia.
Che cos’è il bonus affitti
Il bonus affitti fu introdotto per la prima volta nel 2020 e faceva parte del pacchetto di aiuti al cittadino previsto dal decreto Sostegni bis. Rinnovato nel 2021, arriva ora la notizia che anche per l’anno 2022 sono stati trovati i fondi per finanziarlo. Ma c’è di più, perché il bonus affitti 2022 prevede anche un ampliamento della platea, un fondo speciale per gli under 31 e un contributo per i proprietari di casa. A seconda di ciò che si intende richiedere, l’iter è diverso. Cerchiamo dunque di fare chiarezza.
Come richiedere il bonus affitti
Per richiedere il bonus affitti bisogna essere innanzitutto residenti dell’alloggio per il quale si vuole richiedere il sostegno economico. Occorre poi non essere proprietari di beni immobili e avere un ISEE compreso tra i 5 e i 35 mila euro (fino allo scorso anno il limite era 26 mila euro).
Non bisogna essere beneficiari del Reddito di Cittadinanza poiché, in questo caso, il sostegno al reddito per le spese dell’affitto è già compreso. Infine, per accedere al bonus, bisogna certificare di aver avuto una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 35%. In poche parole, bisogna dimostrare all’ente erogatore che negli ultimi 2 anni i guadagni sono diminuiti considerevolmente a causa dell’emergenza Covid e della conseguente crisi economica.
L’erogazione del bonus affitti è affidata alle istituzioni locali quindi, oltre a rispettare i requisiti necessari, occorrerà seguire l’iter del proprio comune di residenza. Certamente occorrerà l’attestazione ISEE corrente e con ogni probabilità almeno quella precedente e le dichiarazioni dei redditi 2020 e 2021. Il governo ha già stanziato 330 milioni di euro alle regioni che distribuiranno la cifra ai comuni a partire da questo settembre. Una volta raccolte le domande, gli enti locali passeranno le liste all’INPS che si occuperà dei controlli prima di procedere all’erogazione del contributo.
I requisiti per accedere al bonus e la morosità incolpevole
Oltre al bonus affitti, già dal 2013 esiste una forma di sostegno al pagamento del canone d’affitto rivolta a coloro che hanno perso parte o tutta la capacità reddituale del nucleo familiare. Si tratta di morosità incolpevole dovuta a riduzione dell’orario di lavoro, licenziamento, cassa integrazione, malattia grave, infortunio o decesso di un componente lavoratore della famiglia.
Se si appartiene a una di queste categorie si può richiedere un sostegno economico per far fronte alle spese di locazione. Attenzione però, perché oltre a questo occorre anche essere cittadino italiano o con regolare permesso di soggiorno, residente da almeno 1 anno nell’abitazione, non possedere immobili e avere un ISEE che non superi i 26 mila euro annui.
Come accedere al bonus affitti per i giovani
Buone notizie anche per i giovani tra i 20 e i 30 anni. A partire da quest’anno, coloro che lavorano e vivono in affitto potranno richiedere il bonus affitto sotto forma di detrazione dalle tasse. In questo caso i requisiti sono: avere la residenza nella casa per la quali si vuole richiedere il bonus (valgono anche le sole stanze) e un reddito massimo annuale di 15.493,71 euro.
Al momento della dichiarazione dei redditi, si potrà beneficiare di uno sconto del 20% del canone annuo, partendo da un minimo di 991,60 euro fino a un massimo di 2 mila. Questo sconto può avere una durata massima di 4 anni ma può cessare in caso di perdita dei requisiti o superamento dell’età.
Il bonus affitti per i proprietari di casa
Infine, anche per i proprietari di casa c’è un contributo importante. Il requisiti principali sono: possedere beni immobili affittati come abitazioni principali e aver ridotto il canone agli affittuari nel periodo compreso tra il 25 dicembre 2020 e dicembre 2022. Ovviamente, il contratto di locazione e la relativa documentazione sulla riduzione del canone devono essere stati comunicati precedentemente all’Agenzia delle Entrate. Inoltre il bonus è valido solo per i contratti in vigore già alla data del 29 ottobre 2020.
Per richiedere il bonus affitti per i proprietari di casa, bisogna presentare la domanda in via telematica sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il contributo sarà pari al 50% dell’importo complessivo frutto della rinegoziazione e verrà erogato sotto forma di bonifico direttamente sul conto corrente del beneficiario a partire dal 1º gennaio 2023.
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