Non importa che età abbiamo. La morte di un genitore, e in particolare perdere la propria madre, è un dolore immenso. Per alcune persone si tratta di un periodo così buio che sembra impossibile superarlo. Eppure la morte è parte integrante della vita. Perché allora è così difficile ritrovare il baricentro dopo un lutto simile?
Un rapporto sano tra genitori e figli
Per quanto i genitori possano essere anziani o malati, non è mai semplice dire addio. La figura materna, in particolare, rappresenta un punto di riferimento. Definisce il nostro carattere, il nostro metro di giudizio, le nostre aspirazioni, la nostra idea d’amore. Farne a meno significa abbandonare una volta per tutti il nostro ruolo di figli e diventare adulti anche se, anagraficamente parlando, lo siamo da tempo.
Badate bene però, questo è un privilegio. Perché soffrire immensamente per la perdita della propria madre significa aver goduto di quella presenza fino all’ultimo respiro. E purtroppo non accade in tutte le famiglie. Amore e complicità sono sentimenti che nascono solo da un rapporto sano tra genitori e figli. Ecco perché per alcuni, fortunati, perdere la madre sembra essere un dolore incolmabile. Ma allora, come superarlo?
Come superare il dolore della perdita della madre
L’unico modo per superare il dolore della perdita della madre è viverlo. Sembra un’ovvietà da oroscopo di terz’ordine. Invece in una società come la nostra, che ha completamente rimosso dal nostro quotidiano l’idea stessa della morte, è una vera e propria rivoluzione. Se ci ha davvero amati, un buon genitore ci ha anche insegnato come far a meno di lui o lei. Quando viene a mancare non lo sappiamo ancora e ci sentiamo persi. Solo attraversando quel tunnel di dolore, mettendoci tutto il tempo necessario, troveremo il suo lascito. Scopriremo di possedere la forza e le abilità necessarie a vivere senza la sua presenza terrena.
L’età che abbiamo al momento della perdita dei nostri genitori non incide sulla quantità di dolore che possiamo provare. Anche se razionalmente sappiamo che prima o poi se ne andranno, anche se ormai siamo a nostra volta diventati genitori, il senso di smarrimento può essere spaventoso. Ecco perché è bene non isolarsi. Condividere il dolore con altre persone è un modo per accelerare il processo di normalizzazione.
Se fino ad allora il punto di riferimento erano il padre e la madre, possiamo ricercare quel senso di protezione e cura in altri, dai propri compagni o compagne ai propri amici, un fratello o una sorella, un parente. Si tratta di una processo sano di elaborazione, che vi condurrà a scoprire e a ritrovare la forza necessaria a superare il lutto dentro di voi.
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