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Bonus asilo nido: che cos’è, chi potrà beneficiarne e come richiederlo

Il bonus asilo nido è stato aumentato. Questo contributo consente alle famiglie di inserire i bambini in un percorso educativo. Inoltre, il bonus aiuta anche i genitori con a carico minorenni affetti da malattie croniche che hanno bisogno di assistenza a domicilio.

Roberto Gualtieri, ministro all’Economia lo ha confermato in un tweet: “Da gennaio parte il bonus rafforzato #asilinido: da 2500 a 3000 euro per aiutare le famiglie a inserire i bimbi in un percorso educativo”. E aggiunge: “Ora dobbiamo aumentare i posti negli asili grazie agli stanziamenti per costruzione e ristrutturazione”.

A chi è rivolto il bonus asilo nido

Il bonus consiste in un contributo dello Stato per le rette relative alla frequentazione di asili nido che siano pubblici o privati.

Sul sito ufficiale dell’INPS viene indicato che le famiglie con ISEE minorenni fino a 25.000 euro, possono usufruire dell’importo massimo di 3.00 euro annui (importo massimo mensile erogabile 272,72 euro per 11 mensilità).

Le famiglie con ISEE minorenni da 25.001 fino a 40.000 euro, possono usufruire del contributo fino a un massimo di 2.500 euro su base annua (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità).

Infine, alle famiglie con ISEE minorenni oltre i 40.000 euro spetta il minimo dell’importo, ovvero 1.500 euro annui (136,37 euro mensili).

Il bonus asili nido per bambini con malattie croniche

Il bonus asilo nido è previsto anche per i bambini affetti da patologie croniche al di sotto dei 3 anni che richiedono assistenza a casa. In questo caso, è previsto un contributo che va da 1.550 a 3mila euro, in base all’ISEE minorenni dei genitori.

Come richiedere il bonus

La domanda può essere inviata tramite il servizio online per coloro che sono in possesso di Pin Inps dispositivo, identità Spid o di una Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

Oppure, per chi non è pratico di Internet, è possibile chiamare il numero verde fisso gratuito 803 164 o il numero di cellulare 06 164164 a pagamento, sempre per chi è in possesso di Pin. I patronati potranno richiederlo dall’Inps anche se non si è in possesso di Pin.

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