Uno dei problemi che spesso i genitori si trovano ad affrontare sin da quando i propri figli iniziano a frequentare contesti scolastici è il bullismo. Secondo un recente studio condotto dall’Eures, 9 giovani su 10 sarebbero coinvolti in episodi di bullismo: un dato sconcertante. È possibile però aiutare i nostri figli a chiederci aiuto e a superare questi problemi, se si sanno riconoscere i segnali che possono indicare problemi legati a queste situazioni.
Bullismo: un problema che riguarda 9 giovani su 10
Sono tanti i giovani coinvolti in episodi di bullismo. Uno studio dell’Eures condotto su 1.022 studenti delle scuole superiori di Roma ha rivelato il dato allarmante e ha riscontrato che l’ambiente principale in cui questi episodi hanno luogo è proprio la scuola. Ma non sono solo gli edifici scolastici a farsi teatro di queste situazioni. Infatti, anche il tragitto casa/scuola, l’ambiente sportivo, il proprio quartiere e ambienti come il gruppo scout, la chiesa, l’oratorio, rappresentano tra i contesti in cui hanno luogo il maggior numero di episodi di bullismo.
Una piaga è rappresentata anche dal cyberbullismo, quella tipologia di bullismo che sposta gli atti di violenza e umiliazione sui social e nella realtà virtuale. Come si legge sul sito del Telefono Azzurro rappresentano bullismo “tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso messe in atto da parte di un bambino/adolescente, definito ‘bullo’ (o da parte di un gruppo), nei confronti di un altro bambino/adolescente percepito come più debole, la vittima“. Spesso, le vittime vengono prese di mira perché insicure, per il loro aspetto fisico, per fattori legali all’etnia e per la loro sessualità. In questo contesto così complesso, come riconoscere se i nostri figli sono vittime di bullismo?
Come riconoscere se nostro figlio è vittima di bullismo
Innanzitutto, è doverono affermare che non c’è una scienza esatta per capire se i propri figli sono vittime di bullismo. Si possono però provare a interpretare alcuni segnali che possono rappresentare dei campanelli d’allarme. Ad esempio, se i vostri figli risultano più chiusi rispetto al solito, se sono restii a comunicare più del consueto, dovreste insospettirvi. Altri segnali riguardano poi l’alimentazione e il sonno. Infatti, lo stato di sofferenza e stress dovuto al dover subìre atti di bullismo può portare a non riuscire a dormire o ad avere un sonno disturbato, a rifiutare del tutto il cibo o mangiare in modo sregolato, riversando sull’alimentazione lo stress, la sofferenza.
Un altro campanello d’allarme è rappresentato dalla perdita d’interessi: giovani che non vogliono più seguire le attività sportive che prima frequentavano con entusiasmo, non hanno più voglia di uscire, non desiderano più svolgere quelle attività che prima li appassionavano. Anche le prestazioni scolastiche in calo possono rappresentare un segnale. Chiaramente, è possibile che ci siano fasi in cui questi problemi siano presenti, soprattutto durante l’adolescenza, ma non bisogna sottovalutare quando questi segnali si presentano tutti insieme o sembrano diventare costanti. Dunque, come aiutare i nostri figli se riconosciamo in loro questi comportamenti?
Qualche consiglio per aiutare i figli quando sono vittime di bullismo
Per aiutare i nostri figli è innanzitutto fondamentale stabilire con loro un dialogo, senza cercarlo in modo ossessivo, ma tentando quanto meno di stabilire un contatto con loro e fargli capire che nei genitori possono trovare sempre un sostegno. Nel momento in cui si riesce a stabilire con loro un contatto è importante cercare di fare comprendere ai propri figli che è, purtroppo, anche dalle loro reazioni che i bulli traggono la propria sicurezza. Quindi, senza colpevolizzarli in altro modo, è necessario spiegare loro alcuni metodi che possono adottare per difendersi.
È bene rispondere in modo diretto, soprattutto perché l’indagine dell’Eures ha dimostrato che quando si reagisce così, quando i giovani vittime di bullismo si rivolgono agli adulti, gli episodi di bullismo diminuiscono o addirittura si interrompono. Un altro importante passo è quello di spingerli a denunciare se gli atti di bullismo se si sono rivelati penalmente perseguibili perché in questo modo si riesce a dare non solo una risposta diretta ma anche molto forte.