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Tacchi alti: 8 validi motivi per cui è meglio rinunciarci

Conoscete la storia dei tacchi alti? La loro nascita è da ricondurre a Caterina de’ Medici, che, sposata con il duca di Orléans, uomo alto e corpulento, inventò questo stratagemma per apparire più alta al suo fianco nelle occasioni pubbliche. Questa storia non ha un fondamento reale, ma potrebbe anche esserlo e a noi piace immaginarlo. Questo significherebbe anche, come dice Rebecca Shawcross nel suo libro Shoes: An Illustrated History, che il tacco alto nacque proprio in Italia.

In ogni caso la prima ad esibirli pubblicamente fu la regina Elisabetta I verso la fine del 1500. Furono consacrati definitivamente, come simbolo di eleganza e femminilità, da Christian Dior, dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

C’è da dire che però indossarli tutti i giorni non fa bene, e smettere di portarli potrebbe addirittura apportare molteplici benefici.

Scopriamo insieme 8 motivi per cui è meglio smettere di indossare i tacchi alti: