Negli anni ’90 hanno iniziato a spopolare i reggiseno push up, fino ad arrivare ai giorni nostri, o quasi. Si perché a quanto pare l’epoca delle scollature prorompenti e dei seni esagerati, sembra essere finita. Per la gioia delle taglie piccole.
Se lo dice Vogue
Se nel 1994 Eva Herzigova lanciava con grande successo il mitico Wonderbra, oggi non è più così. A dirlo è Elizabeth Saltzman, autrice di Vogue, che in un articolo che ha fatto il giro del web, spiega che è proprio colpa di quest’ultimo, se una donna non è più libera di mostrare il suo décolleté. Dopo le ultime critiche ricevute da un’attrice, di cui non si fa il nome nell’articolo, sulla sua imbarazzante scollatura; addirittura su 100.000 contatti sui social, 90.000 erano negativi, Vogue si è presa l’incarico ufficiale di sdoganare un pensiero ormai comune. Nell’articolo si recitava così “La scollatura, quelle magnifiche protuberanze avvicinate l’una all’altra per mostrare una legittimazione sessuale, per sedurre, per ispirare desiderio o solo per essere messe in mostra, è morta, o almeno si è presa un meritato riposo”.
Questione di charme
Le scollature generose e abbondanti ormai non sono più di moda. Anche le ultime sfilate hanno presentato abiti più accollati, che lasciano spazio alla fantasia su altre zone del corpo. Quello che va di più adesso sono la pancia e l’ombelico, ma anche gambe e schiena. Per il petto però niente da fare. Alcuni vip, sembrano non averlo ancora capito, dato che basta fare un giro sul web, per ammirare scatti di famose soubrette o attrici provocanti e con il seno per così dire, in bella vista. La produzione del reggiseno stesso è cambiata. Se una volta andava molto di più quello imbottito, adesso le ragazze preferiscono la comodità, quindi niente coppe troppo spesse o fastidiosi ferretti. Come dice Vogue, a quanto pare la scollatura “è morta”, vedremo se tutte si adatteranno al nuovo stile.