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Affari Tuoi, chi è il Dottore? Intervista rivela tutti i retroscena sul programma

Lei ha accompagnato tutta l’evoluzione di Affari tuoi, lasciando il ruolo del Dottore solo per pochissime edizioni. Come mai?

Scelte professionali. Ho avuto una parentesi da produttore televisivo perché ho fondato con Marco Tombolini una società che si chiamava Toro. Quando ho intrapreso quella nuova avventura, ovviamente, ho lasciato Affari Tuoi, che è un format Endemol Shine. Poi l’esperienza con Toro si è conclusa e quando abbiamo deciso di riprendere Affari Tuoi sono tornato al ruolo autorale che avevo precedentemente.

Lei nasce come professore di filosofia, la sua vecchia professione le ha dato degli input su come approcciarsi al ruolo del Dottore?

a filosofia mi aiuta nella vita e mi ha dato gli strumenti per scrivere altri programmi, quello sì, ma non per fare il Dottore. Ormai sono 30 anni che faccio l’autore tv, la filosofia mi ha aiutato ad approcciarmi ai programmi in modo razionale, a pensare a quello che funziona e a quello che non funziona, a semplificare. La domanda essenziale che mi pongo è sempre la stessa: “Che cos’è quel programma? Da dove parte e dove finisce il racconto?”. Ogni programma ha un racconto alla base che va rispettato, qualcosa che appartiene alla notte dei tempi, alla mitologia. È importante ridurre la narrazione a un archetipo, all’essenzialità.