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Gender pay gap: cos’è e perché esiste

Gender pay gap: cos’è e perché esiste

Il gender pay gap è la differenza media tra la retribuzione di uomini e donne che svolgono lo stesso lavoro o lavori equivalenti. Si tratta di un fenomeno trasversale che riguarda anche le donne di successo e che ha diverse cause e conseguenze. In questo articolo, analizzeremo il concetto di gender pay gap, le sue origini, le sue dimensioni, i suoi effetti e le possibili soluzioni.

Cos’è il gender pay gap

Il gender pay gap si misura confrontando il salario medio orario o annuo di uomini e donne che lavorano a tempo pieno o parziale. Si tratta di un indicatore che esprime la discriminazione salariale di genere, ovvero la disparità di trattamento economico tra i sessi. Il gender pay gap non significa necessariamente che le donne vengano pagate meno degli uomini per lo stesso lavoro, ma che esistono delle differenze strutturali e culturali che influenzano le opportunità, le scelte e le carriere delle lavoratrici.

Le cause del gender pay gap

Il gender pay gap è causato da una serie di motivazioni intricate e diversificate. Ad esempio, la segregazione occupazionale evidenzia come le donne siano più propense a operare in settori e professioni meno remunerativi e con maggiore precarietà rispetto agli uomini. Questo fenomeno può essere attribuito a vari elementi, come la formazione ricevuta, le aspettative sociali, gli stereotipi radicati e le barriere all’entrata in certi settori lavorativi. Parimenti, nel contesto della segregazione verticale, le donne sono meno presenti nei ruoli di responsabilità, leadership e di potere, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato, a causa di ostacoli come il soffitto di cristallo, il labirinto di vetro, i pregiudizi inconsci e la scarsità di figure femminili di riferimento.

Un altro fattore rilevante riguarda la conciliazione tra lavoro e vita privata. Spesso, sono le donne a dedicarsi in misura maggiore alle attività domestiche e alla cura dei familiari, siano essi bambini o anziani. Questa tendenza è legata a vari elementi: dalla divisione tradizionalmente basata sul genere nel lavoro domestico, alla carenza di servizi di sostegno sia pubblici che privati, fino alla mancanza di flessibilità e di supporto da parte dei datori di lavoro e dei partner. Di conseguenza, le donne possono manifestare una minore disponibilità oraria, una crescente necessità di lavori part-time, una limitata mobilità geografica e frequenti interruzioni nel percorso professionale.

Infine, non può essere trascurato l’aspetto della discriminazione, sia essa diretta o indiretta. Le donne, in diverse occasioni, potrebbero affrontare situazioni di disparità di trattamento rispetto agli uomini, sia durante le fasi di assunzione, che in quelle di retribuzione, promozione o licenziamento. La causa di tale discriminazione può risiedere in vari elementi: dalla normativa in vigore ai contratti collettivi, passando per le politiche interne delle aziende fino ad arrivare a pratiche apertamente discriminatorie.

Le possibili soluzioni al gender pay gap

Per ridurre il gender pay gap, è fondamentale intraprendere azioni coordinate e integrate su più livelli: internazionale, nazionale, locale e aziendale. Innanzitutto, è essenziale l’adozione di normative e politiche pubbliche che assicurino la parità di retribuzione e di opportunità tra uomini e donne. Allo stesso tempo, tali misure dovrebbero combattere le discriminazioni e le violenze di genere, promuovere un equilibrato bilanciamento tra lavoro e vita privata e sostenere le donne in ogni fase della loro formazione, occupazione e avanzamento di carriera.

In parallelo, i datori di lavoro e i sindacati dovrebbero implementare buone pratiche e iniziative che promuovano la trasparenza e l’equità nei sistemi retributivi. Queste misure dovrebbero valorizzare le competenze e le performance delle lavoratrici, incentivare una maggiore rappresentanza femminile in posizioni di leadership e fornire flessibilità e servizi adeguati alle lavoratrici.

Infine, è di vitale importanza promuovere la sensibilizzazione e la formazione di tutti gli attori coinvolti, dai media alle scuole, passando per le famiglie e gli individui. L’obiettivo è diffondere una cultura improntata sulla parità e sul rispetto reciproco tra i sessi, combattendo gli stereotipi e i pregiudizi di genere e stimolando le donne a valorizzare e a manifestare appieno le loro aspirazioni e abilità.

Una questione di diritti e di sviluppo

Il gender pay gap non è solo un problema economico, ma anche sociale, culturale e politico. Si tratta di una questione che riguarda i diritti umani delle donne e il loro ruolo nella società. Ridurre il gender pay gap significa promuovere la dignità, l’autonomia e il benessere delle donne, contribuendo in tal modo a realizzare una società più giusta, più equa e più democratica.