Il mondo del business è stato tradizionalmente dominato dagli uomini, che fino a pochi decenni fa erano i soli ad avere i mezzi e le possibilità di fondare aziende di successo. Tuttavia, sin dall’inizio del Novecento si sono susseguite donne di successo che hanno portato a una rivalsa sociale e hanno aperto la strada ad altre imprenditrici, dando vita ad alcune delle più importanti società attuali.
Coco Chanel
Tra le prime donne di successo della storia in campo imprenditoriale, possiamo trovare Coco Chanel. Nata Gabrielle Bonheur Chanel (1883-1971), la donna è stata una stilista francese che fondò l’omonima casa di moda parigina nel 1909. L’attività iniziò in un negozietto dove Chanel vendeva cappelli di un taglio più moderno, estendendo poi la sua proposta a capi di vestiario fino a diventare produttrice di abbigliamento, calzature, accessori e cosmetica. Famoso, infatti, è il profumo Chanel No.5, reso celebre anche dall’attrice Marilyn Monroe.
Ruth Handler
Con il successo del film Barbie la sua figura è diventata più nota, ma la storia di Ruth Handler (1916-2002) parte ben prima della notorietà cinematografica. L’imprenditrice nel 1945 fondò, insieme al marito Elliot Handler e Harold Matson, l’azienda di giocattoli Mattel e fu l’ideatrice dell’iconica bambola bionda, messa in commercio a partire dal 1959. L’idea le venne guardando sua figlia Barbara dare dei ruoli adulti alle bambole di carta con cui giocava, così acquisì e perfezionò un prodotto tedesco dando vita a Barbie e agli altri personaggi come Ken.
A seguito di un cancro al seno, negli anni Settanta Ruth fondò anche la Ruthton Corp., ossia un’azienda produttrice di protesi mammarie con forme realistiche.
Anita Roddick
Imprenditrice, attivista per i diritti umani e per l’ambiente: Anita Roddick (1942-2007) fu una delle pioniere del cosiddetto consumo etico nel campo della cosmesi. Ciò che portò al successo la donna fu la fondazione di The Body Shop, un’azienda di cosmetici che raggiunse la notorietà per il concetto di riuso e riciclaggio e per essere stata una delle prime aziende a non testare i propri prodotti sugli animali. Roddick riuscì a coniugare etica e profitto, creando prodotti per la cura della pelle di qualità e che rispettassero l’ambiente. Alla carriera da imprenditrice, Roddick unì quella da attivista: nel 1990 fondò Children of the Edge, un’organizzazione per i bambini svantaggiati, e nel 2007 la Hepatitis C Trust per cercare di sensibilizzare sulla malattia che già da tre anni la affliggeva. Dopo la sua morte, venne reso pubblico la decisione di donare tutti i suoi 51 milioni di sterline in beneficenza.
Arianna Huffington
Di Arianna Huffington si conosce bene il cognome da sposata. La donna, infatti, è la fondatrice del giornale on-line The Huffington Post, diventato dal 2005 uno dei mezzi d’informazione più seguito al mondo. Nata in Grecia nel 1950 col cognome di Stasinopoúlou, Arianna si è trasferita negli anni Ottanta negli Stati Uniti dove ha lavorato come scrittrice e giornalista. Dopo una carriera intrecciata con la politica, all’inizio degli anni Duemila fondò il blog che ad oggi ha visto la sua espansione in tutto il mondo. Nel 2016 lasciò The Huffington Post per creare una charity, Thrive Global, finalizzata alla diffusione di salute e benessere.
Chiara Ferragni
Tra le donne di successo italiane non si può non citare Chiara Ferragni, influencer e imprenditrice digitale che è diventata famosa in tutto il mondo. Nata nel 1987, grazie al suo blog aperto nel 2009, The Blonde Salad, ha acquisito notorietà collaborando con brand dalla portata sempre maggiore, fino ad aprire un suo stesso marchio di abbigliamento e accessori, il Chiara Ferragni Brand, e una srl, la TBS Crew. Insieme al marito Fedez, inoltre, ha cercato di sfruttare la sua fama anche per opere di beneficenza, soprattutto durante la pandemia da Covid-19, periodo in cui ha lanciato una raccolta fondi per l’ospedale San Raffaele di Milano arrivando a quasi 17 milioni di euro e ottenendo anche l’Ambrogino d’Oro.
Melanie Perkins
Ad oggi è una delle donne australiane più ricche al mondo. Si tratta di Melanie Perkins, australiana classe 1987, cofondatrice e CEO di Canva, ossia il sito di design grafico maggiormente usato per creare grafiche per i social e presentazioni. Con il marito Cliff Obrecht, Perkins ha creato Canva come “evoluzione” di una startup da lei pensata, ossia la Fusion Books, sviluppata inizialmente per semplificare la creazione di annuali studenteschi. L’approccio innovativo della donna e il suo impegno anche in beneficenza le sono valsi diversi riconoscimenti, tra cui la nomina tra le cento persone più influenti al mondo di Time Magazine.
Whitney Wolfe Herd
Nata nello Utah nel 1989, Whitney Wolfe Herd è ben presto diventata la più giovane fondatrice di un’azienda pubblica statunitense grazie alla sua Bumble. Dopo aver partecipato alla fondazione di Tinder, infatti, la donna ha deciso di creare una propria app di incontri e ha così aperto Bumble nel 2014, ossia un’app che ha l’obiettivo di portare a incontri online più inclusivi e più sicuri per le donne.