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Greta Beccaglia: giornalista molestata in diretta TV dopo una partita

Greta Beccaglia: giornalista molestata in diretta TV dopo una partita

Greta Beccaglia, giornalista di Toscana TV, è stata molestata durante una diretta televisiva mentre svolgeva il suo lavoro al termine della partita di serie A Empoli-Fiorentina svoltasi allo stadio Castellani sabato 27 novembre. In estrema vicinanza al 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, avviene l‘ennesimo caso di molestie nei confronti di una donna. Questa volta però l’atto è sotto lo sguardo non solo dei tifosi lì presenti, ma anche degli spettatori a casa e la notizia fa scalpore in tutta Italia.

La molestia avvenuta in diretta TV

L’inviata si trovava davanti alla curva riservata agli ospiti per ascoltare le opinioni dei tifosi fiorentini riguardanti il risultato della partita, finita 2-1. Mentre era in collegamento con la trasmissione “A tutto Gol“, un uomo avvicinandosi a lei la palpeggia. Cercando di mantenere il controllo la giornalista si rivolge al molestatore dicendo: “Scusami, questo non lo puoi fare“. Il conduttore, Giorgio Micheletti, che aveva assistito in diretta, le consiglia di “non prendersela” e di andare avanti con il servizio. Successivamente anche un altro tifoso, incappucciato, allunga le mani su di lei. La giornalista è scioccata e non sa bene come reagire. Ha poi affermato di aver cercato di mantenere un autocontrollo per rispetto degli spettatori. Le erano già stati rivolti commenti poco piacevoli e insulti dai tifosi e solo il cameraman ha provato ad aiutarla intimandoli di allontanarsi.

Il video della molestia circola sui social

Greta Beccaglia ha poi pubblicato il racconto dell’accaduto sulle storie di Instagram cercando aiuto per identificare i molestatori e ricevendo immediatamente risposte e commenti di solidarietà da parte di calciatori, giornalisti, politici e tifosi. Era proprio durante questo weekend che la Lega di Serie A aveva aderito ad una campagna per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne che aveva portato giocatori, arbitri e allenatori a scendere in campo con un segno rosso sulla guancia. Le scuse di Micheletti, invece, arrivano in serata su Twitter: “Chiedo scusa per le parole infelici usate nel momento concitato della diretta di sabato. In quel momento il mio unico interesse era di essere di aiuto a Greta“.

I messaggi di solidarietà nei confronti della giornalista

L’Ordine dei giornalisti della Toscana denuncia l’episodio e ribadisce che “è giunto il momento di smetterla di minimizzare” ricordando che “ la violenza contro le donne è prima di tutto un problema culturale e sociale“. Infatti sono ancora molte, purtroppo, le notizie che riportano aggressioni e molestie di questo genere.

«Gravissimo quanto accaduto alla giornalista Greta Beccaglia, a cui va la mia vicinanza. Prima le molestie, poi l’umiliazione: “Non prendertela”. È lo specchio di una società in cui le donne sono costrette a subire e pure a tacere: questo non è normale. Si apra un’inchiesta». Queste sono le parole con cui interviene Laura Boldrini, ex Presidente della camera sui social. La notizia infatti ha provocato sdegno anche nel mondo della politica dove uomini e donne di diversi partiti si trovano d’accordo nel condannare l’accaduto ritenendolo inaccettabile.

Anche l’emittente regionale Toscana Tv si schiera a fianco di Greta Beccaglia e per il direttore Marco Talluri è un gesto oltraggioso: “Ogni giorno è #25novembre finché vivremo questi momenti medioevali“. Aggiungendo anche che una donna non dovrebbe sentirsi minacciata o in pericolo mentre sta svolgendo il suo lavoro.

L’aggiornamento sulle indagini

Le indagini per identificare il molestatore sono state svolte da parte del commissariato di polizia di Empoli, ascoltando testimoni e visionando le immagini di video sorveglianza di sabato 27 novembre. Pare che l’uomo sia stato identificato attraverso le immagini riprese dalla televisione incrociate con altre. Tuttavia sono ancora in corso degli accertamenti. Per procedere si aspetta la denuncia della giovane cronista che al momento non risulta ancora presentata alle autorità.