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Gender gap: cosa significa davvero e a che punto siamo in Italia

Gender gap: cosa significa davvero e a che punto siamo in Italia

Il gender gap, o divario di genere, è una misura che esprime la differenza tra le condizioni di vita e di lavoro di uomini e donne in una determinata società. Il gender gap può riguardare diversi ambiti, come l’istruzione, la salute, l’economia, la politica e i diritti umani. Il gender gap non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche di sviluppo economico e di benessere collettivo. Infatti, ridurre il gender gap significa valorizzare le potenzialità e le competenze di metà della popolazione mondiale, con benefici per tutti.

Ma come si misura il gender gap? Quali sono i principali indicatori che lo compongono? E soprattutto, qual è la situazione del gender gap in Italia rispetto agli altri paesi del mondo? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, basandoci sui dati del Global Gender Gap Report 2023, il rapporto annuale pubblicato dal World Economic Forum che analizza l’evoluzione della parità di genere in 146 paesi.

Cos’è il Global Gender Gap Report

Il Global Gender Gap Report è un documento che viene pubblicato dal World Economic Forum dal 2006, con lo scopo di monitorare i progressi verso la parità di genere a livello globale. Il suo scopo principale è monitorare i progressi verso la parità di genere a livello globale, attraverso l’analisi di quattro aree chiave.

La prima area esaminata è quella della partecipazione economica e delle opportunità. Questa sezione del rapporto valuta il grado di partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il loro accesso a posizioni di leadership e la comparazione della loro retribuzione con quella degli uomini.

Segue poi l’analisi del livello di istruzione. In questo ambito, il rapporto misura il tasso di alfabetizzazione delle donne, la loro frequenza scolastica e il conseguimento dei titoli di studio, sempre in comparazione con gli uomini.

La terza area di interesse è la salute e la sopravvivenza. Qui, il Global Gender Gap Report prende in considerazione la speranza di vita delle donne, il tasso di mortalità materna e infantile e il rapporto tra i sessi alla nascita.

Infine, l’ultimo settore esaminato è l’empowerment politico. In questa sezione, il rapporto misura il grado di rappresentanza delle donne nelle istituzioni politiche, tra cui il parlamento, il governo e le cariche elettive locali.

In sintesi, il Global Gender Gap Report fornisce un quadro completo e dettagliato dei progressi compiuti a livello globale verso la parità di genere, offrendo una panoramica chiara e oggettiva delle aree in cui sono necessari ulteriori sforzi.

Per ogni area, il rapporto assegna un punteggio da 0 a 1 a ogni paese, dove 0 indica la totale disparità e 1 indica la totale parità. Il punteggio complessivo è la media dei punteggi delle quattro aree. Il rapporto fornisce anche una classifica dei paesi in base al loro punteggio complessivo, evidenziando i migliori e i peggiori performer.

Qual è la situazione del gender gap in Italia

L’Italia si colloca al 79° posto della classifica del Global Gender Gap Report 2023, con un punteggio complessivo del 72%. Rispetto al 2022, l’Italia ha perso 16 posizioni, scivolando dal 63° al 79° posto. Questo peggioramento è dovuto principalmente al calo dell’empowerment politico, dove l’Italia è passata dal 40° al 64° posto, con una percentuale di donne in parlamento del 24,1%. Un altro fattore che ha influito negativamente è la partecipazione economica e le opportunità, dove l’Italia è scesa dalla 104° alla 110° posizione, con una percentuale di donne occupate del 51,4%.

L’Italia si trova quindi in una situazione di forte disparità di genere rispetto agli altri paesi europei e del mondo. Per ridurre il gender gap, l’Italia dovrebbe adottare politiche efficaci e integrate che promuovano la partecipazione e la valorizzazione delle donne in tutti gli ambiti della società. Solo così si potrà garantire il pieno riconoscimento dei diritti e delle opportunità delle donne, con benefici per l’intera collettività.

Perché il gender gap è importante

gender gap

Il gender gap non è solo un problema di equità e di giustizia tra uomini e donne, ma anche un fattore chiave per lo sviluppo economico e sociale di un paese. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che ridurre il gender gap comporta vantaggi sia a livello micro che macro. A livello micro, le donne che hanno accesso all’istruzione, al lavoro e alla salute possono migliorare la propria condizione di vita e quella delle loro famiglie, contribuendo alla riduzione della povertà e dell’esclusione sociale. A livello macro, le donne che partecipano attivamente all’economia e alla politica possono aumentare la produttività, la crescita e la stabilità di un paese, favorendo l’innovazione, la competitività e la democrazia.

Ridurre il gender gap non significa solo dare alle donne le stesse opportunità degli uomini, ma anche riconoscere e valorizzare le differenze e le specificità di ciascun genere. In questo senso, il gender gap non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini, che possono beneficiare di una maggiore parità di genere in termini di qualità della vita, relazioni familiari e benessere psicologico. Inoltre, ridurre il gender gap significa anche contrastare gli stereotipi e i pregiudizi che limitano le potenzialità e le aspirazioni di entrambi i sessi.