Al giorno d’oggi “condividere” è diventata una parola di vitale importanza nella vita di tutti. Si condivide la bicicletta, la macchina, le case vacanze e molto altro. Adesso è arrivato anche il momento di condividere la babysitter tramite un servizio che viene chiamato “babysistter sharing”.
Babysitter Sharing
La crisi economica ha obbligatoriamente portato le persone a dover risparmiare. Quale buon modo, per farlo, se non condividere una tata e dividere i costi? Pratica già famosissima all’estero, adesso si sta diffondendo anche in Italia con riscontri più che positivi. Oltre al vantaggio sotto il punto di vista economico, c’è anche il vantaggio educativo per i bambini: possono condividere giochi e non essere isolati. In Italia esiste persino un sito: “sitter-Italia”, nato nel 2013, in cui le babysitter si possono iscrivere e le mamme possono cercare la tata che fa per loro e per il proprio bambino. Il sito è nato dall’esigenza di conciliare diversi aspetti della vita di un genitore.
Come funziona
Il servizio è facile ed intuitivo: le mamme possono iscriversi gratuitamente al sito e possono navigare tra i vari annunci. Possono filtrare la ricerca per zona, lingua parlate; possono guardare la foto e il curriculum delle aspiranti babysitter. I genitori possono persino inserire il proprio annuncio scrivendo l’età e il numero dei bambini di cui bisogna prendersi cura. Una delle mamme, Paola, racconta a Vanity Fair cosa vuol dire condividere la babysitter e le motivazioni per cui ha preso parte all’iniziativa: “Ho deciso di farlo – spiega – perché un’amica mi aveva parlato della sua babysitter, molto seria e preparata, e anche a me sarebbe piaciuto affidarle il mio bambino. Entrambe, però, avremmo avuto bisogno di lei negli stessi orari: quando mi è stato proposto lo sharing, ho accettato con piacere.” Ma come organizzava il lavoro, invece, la babysitter? La tata Laura, colei che si prendeva cura del bambino di Paola, cercava di unire le esigenze dei due bambini – Paolo di un anno e Melania di 4- in maniera armoniosa. Andava a prendere Melania alla scuola materna insieme a Paolo per poi portarli insieme al parco. Insomma, sicuramente un’esperienza positiva per i genitori, ma anche e, soprattutto, per i bambini.