Dopo aver allenato la Nazionale italiana sorde, Alessandra Campedelli ha appena iniziato una nuova avventura nel mondo del volley femminile. L’allenatrice 47enne è volata a Teheran per allenare la Nazionale iraniana. Una nuova sfida, ha raccontato in conferenza stampa: “Nel nome del volley e delle donne.”
La nuova sfida di Alessandra Campedelli
Dal Trentino a Teheran, decisa a lasciare il segno. Alessandra Campedelli, ex ct della Nazionale italiana sorde, il 2 gennaio 2022 è subentrata alla guida della Nazionale di volley iraniana. È la prima volta per una donna ed è la prima volta anche per un’italiana.
Al Corriere del Veneto ha raccontato di come è arrivata all’idea di candidarsi per la panchina dell’Iran: “Semplicemente volevo la mia occasione. In Italia le possibilità ad alto livello vengono solitamente offerte ai maschi. Le donne spesso sono impiegate come fisioterapiste, scoutman o team manager.”
La neo ct infatti ha ribadito: “Ormai è un dato di fatto che la stragrande maggioranza degli allenatori di alto livello sia composta da maschi nonostante tante allenatrici brave e meritevoli di un’occasione.[…] Il problema è culturale.”
E rispetto al percorso per arrivare alla federazione iraniana ha raccontato: “Ho saputo che cercavano un coach donna straniero e due anni fa ho mandato il curriculum. Sono stati impressionati dalla mia formazione culturale e sportiva anche a livello giovanile, hanno parlato con Velasco che ha confermato tutto e dopo questo periodo in cui è cambiato il mondo hanno avuto la forza e la coerenza di ricontattarmi.”
Quella che si appresta ad intraprendere è una sfida non da poco. Gli obiettivi sportivi da raggiungere sono tanti ma soprattutto, la Campedelli si troverà ad operare in un mondo molto diverso da quello italiano. Ad accompagnarla ci saranno la determinazione e l’ostinazione che da sempre la caratterizzano e i tanti messaggi di encomio ricevuti da molte donne che le hanno scritto dopo che si è diffusa la notizia.
La carriera di Alessandra Campedelli
Dopo aver frequentato lo scientifico, Alessandra Campedelli si è laureata in Scienze e tecniche dello sport all’Isef per poi conseguire un master in Psicologia dello sport. Da sempre insegnante di educazione fisica, si è fatta largo nel mondo delle allenatrici iniziando con l’hockey su prato ed avvicinandosi alla pallavolo grazie al padre dei suoi figli Nicolò e Riccardo.
Il volley le ha regalato le soddisfazioni più grandi, approdando al Brescia e successivamente alla Nazionale italiana sorde. “Ho conosciuto il movimento per dare a mio figlio non udente Riccardo un’occasione” ha raccontato nel corso dell’intervista. E, proprio grazie a questa grande occasione e all’oro europeo che è riuscita a conquistare con la squadra, negli ultimi anni ha potuto godere di grande notorietà.
Ora Alessandra Campedelli è pronta per la sfida delle sfide: volare a 5mila chilometri di distanza per affermarsi in un ruolo quasi sempre precluso alle donne in un paese nel quale la figura femminile è spesso ritenuta sottomessa. E rispetto al velo, indossato in conferenza stampa, ha dichiarato di averlo portato in pubblico come forma di rispetto ma che in palestra non lo indosserà.
Più di un mito da sfatare, culture da scardinare e medaglie da vincere. Alessandra Campedelli è pronta per la sua grande occasione.
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