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Lo sport è donna: storie di femminilità e di coraggio

Lo sport è donna: storie di femminilità e di coraggio

Molto spesso le donne vengono considerate come il sesso debole, quando invece sono al pari degli uomini nei più svariati ambiti.  
Se pensiamo allo sport, uno dei maggiori gender gap che troviamo sono dati non solo dalla considerazione tra la categoria femminile e maschile, ma anche dalla retribuzione in seguito alle vittorie nelle competizioni attribuita ai vincitori.  

Molte donne nel corso della storia hanno portato a termine delle vittorie importanti, facendo risaltare l’orgoglio italiano e non solo. Alcune occupano anche cariche importanti in federazioni sportive, come Silvia Salis, partita dal basso e arrivata fino alla vicepresidenza del Coni.  

Silvia Salis, la vicepresidentessa del Coni ex sportiva 

Silvia è figlia di un padre guardiano del campo in cui ha iniziato ad allenarsi a 13 nel quartiere Sturla, a Genova. Ha scelto come specialità il tiro al martello, una disciplina abbastanza insolita per una ragazzina. L’obiettivo di Silvia è far capire alle bambine che non sono solo delle principesse, ma che possono essere anche delle guerriere. Con i giochi di Tokyo hanno visto infatti delle donne battersi a judo, finire al tappeto, arrampicarsi. Non seguire il classico stereotipo della bambina da fiaba.  

L’incarico della vicepresidenza vicaria è stato fortemente voluto. Non ci sono dunque state raccomandazioni, ma un forte sostegno dal vicepresidente uscente, ovvero l’ottantenne Franco Chimenti. Così come anche il sostegno all’interno della federazione, che non è mancato nella nomina a vicepresidentessa.  

Gender gap: quote rosa e come combatterlo 

Ciò che viene messo in risalto è la disparità tra richiesta di esperienza per le donne che vogliono salire a posizioni rilevanti e che invece questo non viene richiesto agli uomini che vogliono fare altrettanto.  

La Salis è favorevole alle quote rosa, ma come mezzo per il raggiungimento di determinati obbiettivi: alla fine, dobbiamo arrivare ad una situazione in cui uomini e donne avranno gli stessi vantaggi senza necessità di richiedere l’intervento di leggi che ne sanciranno l’obbligo di inserimento. Ricordiamoci che Silvia Salis nasce all’interno di una famiglia dove il padre era un sessantottino. Come lei stessa ha dichiarato l’ha cresciuta insegnandole di essere figlia di un operaio: doveva imparare a cavarsela.  
Le ingiustizie non sono quindi ammesse, ecco anche che cosa l’ha spinta a voler diventare vicepresidentessa del Coni.  

Sara Simeoni, ex campionessa dell’atletica leggera in tv

Sara Simeoni fu una grande campionessa dell’atletica leggera. Raggiunse il suo apice in due occasioni: nel 1978, quando stabilì per la prima volta il record mondiale di salto in alto di 2,01 mt a Bologna, e nel 1980 alle Olimpiadi di Mosca dove vinse l’oro. Ha stabilito un totale di 24 primati nazionali, accompagnati da numerose vittorie in svariate competizioni a livello mondiale, e ha vinto 14 titoli come campionessa italiana.
Una cosa per cui si è sempre battuta Sara Simeoni è stata la parità di genere all’interno delle competizioni sportive: lei stessa ha infatti affermato che con le sue vittorie è riuscita a far combaciare il valore delle medaglie assegnate agli uomini con quelle assegnate alle donne.

Dopo la fama sportiva che si è guadagnata, la Simeoni riappare a 68 anni in televisione nel programma sportivo di Rai 2 Il Circolo degli Anelli. Riesce velocemente a conquistare il pubblico con la sua spontaneità e un abbigliamento molto divertente come quello da geisha presentato nell’ultima puntata, diventando ben presto seguita e popolare sui social, anche dai più giovani. C’è anche chi pensa potrebbe diventare co-presentatrice del Festival di Sanremo nel 2022.

Le donne ai vertici sportivi 

Non solo Silvia Salis o Sara Simeoni, ma anche altre donne si sono distinte nello sport e successivamente hanno raggiunto delle posizioni di prestigio all’interno di apparati statali e organizzativi.  

1) Valentina Vezzali, schermitrice olimpica italiana specializzata nel fioretto, è diventata sottosegretario di stato alla Presidenza del consiglio dei ministri con delega allo sport. Prima di questo, la Vezzali è anche una poliziotta e cura la sezione di scherma delle Fiamme Oro.  

2) Novella Calligaris, ex star del nuoto con il record mondiale negli 800 m in stile libero. È stata nominata per la carica di Presidente dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia.