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Sofia Jirau: la prima modella con Sindrome di Down di Victoria’s Secret

Sofia Jirau: la prima modella con Sindrome di Down di Victoria’s Secret

È arrivato un nuovo angelo nel paradiso di Victoria’s Secret. Si chiama Sofia Jirau ed è destinata a fare la storia. La modella portoricana è infatti la prima donna con Sindrome di Down ad essere ingaggiata da un brand che si occupa di intimo.

Chi è Sofia Jirau

Seconda di 4 figli, Sofia Jirau è nata in Porto Rico il 26 marzo 1996. Il suo esordio nel mondo della moda avviene in occasione del suo 23esimo compleanno e da allora la sua carriera è decollata velocemente. Inizia sin da subito a collaborare con designer importanti e stilisti di rilievo attirando l’attenzione di molti dei principali media del settore. Nel febbraio del 2020 è la prima modella con Sindrome di Down a sfilare sulle passerelle della New York Fashion Week.

Oggi, oltre ad essere una modella di successo, è anche un’imprenditrice. Già nel 2019 ha lanciato il proprio shop online chiamato Alavett sul quale è possibile acquistare abbigliamento ed accessori. 

Il suo nome ha recentemente fatto il giro del mondo per la sua nuova incredibile impresa: essere ingaggiata da uno dei brand di biancheria più famosi del pianeta. Victoria’s Secret l’ha scelta come testimonial della linea Love Cloud comfort. Sofia Jirau ha così abbattuto un nuovo limite, diventando la prima modella con Sindrome di Down a firmare un contratto con una grande maison di intimo.

Victoria’s Secret e la svolta inclusiva

Sofia Jirau farà parte di una squadra di 18 donne che insieme porteranno avanti la promozione della linea Love Cloud comfort. In un comunicato stampa Victoria’s Secret ha ribadito il proprio impegno ad accogliere e celebrare tutte le donne. Un riposizionamento del marchio che, ormai da qualche anno, sta traghettando Victoria’s Secret verso modelle non convenzionali.

Si tratta di una svolta graduale ma assolutamente rivoluzionaria per un brand diventato celebre grazie ai suoi ‘angeli’. In passato infatti, Victoria’s Secret sceglieva come testimonial super top model dai corpi statuari. Esse non si limitavano a sfilare in preziosi completi intimi ma dovevano rispettare serrati regimi alimentari e faticosissimi allenamenti. Diventare un angelo significava rispettare canoni estetici proibitivi, irraggiungibili per la maggior parte della popolazione, ed entrare in un Olimpo di modelle “più belle delle belle” con ingaggi stellari.

Anche se non ha completamente abbandonato le modelle tradizionali, da qualche anno finalmente il brand ha deciso di abbracciare la sempre crescente sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti dell’inclusività. Oggi le campagne pubblicitarie di Victoria’s Secret hanno come protagoniste modelle che rispecchiano quanto di più bello esiste al mondo, l’unicità di ciascuno.

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