La moda è una forma di espressione personale e culturale, ma anche una delle industrie più inquinanti e sfruttatrici del pianeta. Secondo la Ellen MacArthur Foundation, la moda produce l’8% delle emissioni globali di gas serra, consuma enormi quantità di acqua ed energia e genera rifiuti e inquinamento. Inoltre, la moda non rispetta i diritti umani dei lavoratori che producono i capi, spesso sottopagati e sfruttati in condizioni precarie e pericolose.
Per questo motivo, sempre più persone si stanno orientando verso una moda sostenibile, ovvero quella che tiene conto degli impatti ambientali e sociali del ciclo di vita dei vestiti, dalla produzione al consumo fino allo smaltimento. La moda sostenibile si basa su principi di ecologia, etica e responsabilità , e cerca di ridurre al minimo gli sprechi, le emissioni e lo sfruttamento.
Ma come fare a scegliere capi di moda sostenibile? Quali sono i criteri da seguire per avere un guardaroba ecologico ed etico? In questo articolo vi daremo alcuni consigli pratici per orientarvi nel mondo della moda sostenibile e fare scelte consapevoli e rispettose dell’ambiente e delle persone.
Scegli materiali naturali ed ecologici
Il primo passo per avere un guardaroba sostenibile è scegliere capi realizzati con materiali naturali ed ecologici, che abbiano un basso impatto ambientale nella produzione e nel lavaggio. I materiali sintetici, come il poliestere, l’acrilico e la lycra, sono derivati dal petrolio e richiedono molta acqua ed energia per essere prodotti. Inoltre, quando vengono lavati, rilasciano microplastiche che inquinano le acque e gli ecosistemi marini.
I materiali naturali, invece, sono biodegradabili e compostabili, e provengono da fonti rinnovabili. Tuttavia, non tutti i materiali naturali sono ugualmente sostenibili. Alcuni, come il cotone convenzionale, richiedono l’uso di pesticidi, fertilizzanti e coloranti tossici che danneggiano la salute dei lavoratori e l’ambiente. Altri, come la lana e la seta, possono comportare sofferenza per gli animali che li forniscono.
Per questo motivo, è bene preferire materiali naturali certificati da marchi che garantiscono il rispetto di criteri ambientali e sociali.
Compra vintage o usato
Un altro modo per avere un guardaroba sostenibile è comprare capi vintage o usati, invece che nuovi. Questo permette di dare una seconda vita a vestiti che altrimenti finirebbero in discarica o nell’inceneritore, contribuendo alla riduzione dei rifiuti e delle emissioni. Inoltre, comprare vintage o usato significa risparmiare denaro e avere uno stile originale e unico.
Ci sono molti modi per trovare capi vintage o usati: si possono visitare mercatini dell’usato, negozi specializzati, siti web o app dedicate. Si possono anche organizzare scambi di vestiti tra amici o partecipare a eventi di swap, dove si possono portare i propri capi che non si usano più e scambiare con quelli di altri partecipanti.
Comprare vintage o usato non significa rinunciare alla qualità o alla moda. Al contrario, si possono trovare capi di marca, di tendenza o di valore storico, a prezzi convenienti e con una storia da raccontare.
Scegli uno stile basic e versatile
Un altro consiglio per avere un guardaroba sostenibile è scegliere uno stile basic e versatile, che si adatti a diverse occasioni e stagioni. Questo significa preferire capi semplici, neutri e abbinabili tra loro, che non passino mai di moda e che si possano indossare in vari modi. In questo modo, si evita di comprare troppi vestiti che poi non si usano o che diventano obsoleti dopo poco tempo.
Uno stile basic e versatile non è noioso o monotono. Al contrario, è elegante e raffinato, e permette di esprimere la propria personalità con gli accessori, i colori e i dettagli. Inoltre, uno stile basic e versatile facilita la scelta del look quotidiano, risparmiando tempo e stress.
Per creare uno stile basic e versatile, si può seguire la regola della capsula wardrobe, ovvero un guardaroba composto da un numero limitato di capi (circa 30-40) che si possono combinare tra loro in diversi outfit. Si possono anche seguire le indicazioni di Marie Kondo, l’autrice del bestseller Il magico potere del riordino, che suggerisce di tenere solo i capi che ci fanno felici e di liberarsi di quelli che non ci piacciono o non ci servono più.
Leggi le etichette
Infine, un ultimo suggerimento per avere un guardaroba sostenibile è leggere le etichette dei capi che si comprano o che si hanno già . Le etichette forniscono informazioni importanti sul tipo di materiale, sulla provenienza, sulla modalità di lavaggio e sulle certificazioni dei capi. Leggere le etichette ci aiuta a scegliere capi di qualità , a conoscere la loro storia e a prendercene cura nel modo giusto.
Leggere le etichette ci permette anche di evitare capi che contengono materiali nocivi per la salute o per l’ambiente, come il poliestere, il nylon, il rayon, l’acetato o il triacetato. Questi materiali sono spesso usati per imitare le fibre naturali, ma sono in realtà derivati dal petrolio o dalla cellulosa trattata chimicamente. Inoltre, leggere le etichette ci consente di verificare se i capi hanno delle certificazioni che attestano il loro grado di sostenibilità .
Esistono diverse certificazioni per la moda sostenibile, che si basano su diversi criteri ambientali e sociali. Alcune delle più diffuse sono: GOTS (Global Organic Textile Standard), Oeko-Tex (Standard 100), Fairtrade, BCI (Better Cotton Initiative), FSC (Forest Stewardship Council), PETA (People for the Ethical Treatment of Animals). Queste certificazioni garantiscono che i capi sono prodotti con materiali biologici o ecologici, senza sostanze tossiche o allergeniche, nel rispetto dei diritti dei lavoratori e degli animali.
Perché scegliere la moda sostenibile?
Scegliere la moda sostenibile non è solo una questione di stile o di gusto personale. È una scelta etica e politica, che ha delle conseguenze reali sul mondo in cui viviamo. Scegliere la moda sostenibile significa contribuire a salvaguardare l’ambiente, a ridurre le disuguaglianze sociali e a promuovere una cultura del consumo responsabile e consapevole.