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Oroscopo e tarocchi: cosa rivelano e quali sono le differenze?

Oroscopo e tarocchi: cosa rivelano e quali sono le differenze?

Per chi è appassionato di astrologia e divinazione, rispondere a questa domanda è molto semplice. Per tutti gli altri però le differenze tra oroscopo e tarocchi non sono poi così chiare. Si potrebbe facilmente pensare che i 2 siano strumenti che parlano di proiezioni e avvenimenti futuri. In parte questo è vero ma si basano su principi, tradizioni e credenze completamente diverse. Cerchiamo dunque di fare chiarezza.

Che cosa ci dice l’oroscopo

La parola oroscopo deriva dal greco e letteralmente significa “osservare l’ora”. L’oroscopo è dunque l’arte di interpretare astrologicamente la posizione di sole, luna e pianeti in un determinato momento. L’arte divinatoria che ne consegue, quella capace di prevedere il futuro di ciascuna persona sulla base del proprio segno zodiacale, si chiama oroscopia.

Durante il periodo del Rinascimento quest’arte divenne molto rilevante, tanto che, in base alla posizione degli astri, venivano scelte le date più propizie per grandi eventi: matrimoni, concepimenti e persino per iniziare le guerre. Nella società di oggi l’oroscopo non ha più questa importanza ma è innegabile che molte persone lo consultino ancora e ci credano fermamente.

I responsi dell’oroscopo hanno un’accezione temporale ben precisa. Ci sono quelli annuali, che illustrano l’andamento di ciascun segno rispetto a tematiche come l’amore, il lavoro, i soldi, eccetera. Ci sono quelli settimanali oppure i giornalieri. Per chi ci crede, l’oroscopo è in grado di influenzare le scelte quotidiane anche se, bisogna ricordarlo, non esiste alcuna rilevanza scientifica o psicologica circa la sua affidabilità. Ora è più chiaro il ruolo dell’oroscopo: un sistema piuttosto semplice da consultare (basta sfogliare le riviste o cercare su Internet) che può darci una serie di risposte generiche a seconda del nostro segno zodiacale rispetto a un periodo temporale ben preciso.

Cosa possono dirci i tarocchi

E i tarocchi? Non sono anch’essi utilizzati per predire il futuro? Non esattamente. Intanto iniziamo col dire che la loro origine si perde nel tempo, ma che la tesi più accreditata è che siano arrivati in Europa dall’Egitto. Sappiamo che la loro diffusione anche in Italia è iniziata già nel Medioevo e che, almeno in origine, erano un gioco di carte vero e proprio.

I tarocchi furono usati per la cartomanzia e accostati all’occultismo a partire dal XVII secolo e da allora questo è diventato il loro uso più diffuso. Oggi il mazzo di tarocchi si compone di 78 carte, 56 Arcani Minori e 22 Arcani Maggiori. La loro lettura si basa su un sistema molto complesso di simboli e codici interpretativi. Esistono ben 6 metodi diversi per interrogare i tarocchi e ciascuno può rivelare dettagli molto intimi del passato, del presente e del futuro della persona. Le differenze principali tra oroscopo e tarocchi riguardano dunque il metodo, gli aspetti osservati e la profondità dei dettagli ottenibili. I 2 strumenti non sono intercambiabili ma piuttosto complementari. Per chi ci crede, essi rappresentano 2 chiavi di accesso al futuro, 2 modi per prevederlo, interpretarlo e capirlo.

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