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Love bombing: quando le attenzioni del partner diventano tossiche

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Ricevere complimenti, attenzioni, apprezzamenti in una relazione d’amore è qualcosa di assolutamente normale e piacevole. Ma se questi iniziano a essere ossessivi e opprimenti, fino a procurarvi un certo disagio, allora potremmo trovarci davanti a qualcosa di molto distante da un semplice innamoramento. Scopriamo che cos’è il love bombing e quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare.

Che cosa significa love bombing

L’espressione love bombing significa letteralmente “bombardamento d’amore”. È stata coniata negli Stati Uniti intorno agli anni ’70 ma, diversamente da quanto si possa inizialmente immaginare, il suo significato è negativo. Fu infatti utilizzata per la prima volta dai membri della Chiesa dell’Unificazione per descrivere il meccanismo di adescamento delle nuove reclute.

Nel 1996 poi, la psicologa Margaret Singer ha introdotto il termine nelle relazioni romantiche. Si definiscono love bombing dunque tutti quegli atteggiamenti e gesti di affetto ossessivi e soffocanti, il cui fine è ammaliare ed ottenere potere e controllo sulla vita del partner. 

Love bombing: come si manifesta?

Il love bombing è a tutti gli effetti un abuso emotivo. Chi lo innesca vuole ottenere il controllo totale dell’altra persona e lo fa attraverso un ciclo di azioni ed atteggiamenti che portano la vittima inconsapevole a fare esattamente ciò che l’altro desidera. La prima fase è il vero e proprio bombardamento di attenzioni. Regali molto costosi, esperienze indimenticabili, continue lusinghe… Un corteggiamento serrato e asfissiante ma che, soprattutto se rivolto a persone con scarsa autostima, porta a un cieco innamoramento.

A questo punto, il carnefice cambia repentinamente il suo comportamento. Niente più regali e un atteggiamento spento e distaccato. Si può arrivare addirittura a ricevere insulti, critiche e pesanti svalutazioni. Dopodiché scompare, in gergo psicologico si parla di ghosting. La vittima è talmente confusa da lasciare spazio a un dubbio: “La colpa della fine del nostro amore è mia?”

Ed è così che il piano perverso arriva al suo compimento. Il partner abbandonato cerca di fare qualsiasi cosa pur di riconquistare le attenzioni dell’ex, e quest’ultimo ottiene il completo controllo, diventando la persona che determina il benessere o il tormento dell’altro.

Quali sono i campanelli d’allarme da non sottovalutare?

Tutti amiamo ricevere complimenti, attenzioni e regali. Se questi però sono molto intensi, immotivati (come un anello prezioso a poche settimane dal primo incontro) o semplicemente vi mettono a disagio, allora meglio porsi in allerta. Se a questo si aggiunge anche una comunicazione unilaterale costante e continua, un impegno in termini di tempo molto pressante, un’eccessiva esposizione pubblica della relazione, una richiesta più o meno esplicita di isolamento da amici, parenti e conoscenti, allora potremmo davvero trovarci in una situazione pericolosa.

Il limite tra romanticismo e love bombing è molto sottile e la soglia che li divide è in parte anche dettata dalla sensibilità personale di ciascuno. Per questo occorre tenere alta l’attenzione e concentrarci su noi stessi. Noi siamo la bussola del nostro benessere. Se una cosa ci dà fastidio, ci lascia interdetti o ci preoccupa, non dobbiamo sopportare ma agire. Parliamone con un confidente, ascoltiamo le opinioni di chi ci vuole bene e, se necessario, chiudiamo la relazione. In questo caso scappare non sarà sintomo di debolezza, anzi, sarà una prova del nostro amore per noi stessi.

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