
La maternità surrogata, conosciuta anche come gestazione per altri (GPA), è una pratica attraverso la quale una donna, chiamata “madre surrogata” o “gestante per altri“, porta avanti una gravidanza per conto di terzi. Si tratta di coppie che, per motivi medici o personali, non possono avere figli in modo naturale. Questa pratica è soggetta a normative differenti nei vari paesi e, alla luce dei recenti cambiamenti in Italia, sta suscitando molte discussioni.
Dove si pratica la maternità surrogata e tassi di successo
La maternità surrogata è legale e regolamentata in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Ucraina, Grecia, e alcune parti dell’India e Russia. Tuttavia, le leggi variano notevolmente. In paesi come la Francia, Germania e Italia, la pratica è vietata.
Per quanto riguarda i tassi di successo, la percentuale di riuscita della maternità surrogata dipende da diversi fattori, tra cui l’età della madre surrogata, la qualità degli embrioni e la presenza di eventuali problemi medici. In generale, i tassi di successo della fecondazione in vitro (FIVET), che spesso accompagna la maternità surrogata, si aggirano tra il 40% e il 60% nelle migliori cliniche, ma ogni caso può variare.
La situazione in Italia: una svolta significativa
Il 16 ottobre 2024, l’Italia ha compiuto una svolta decisiva, rendendo la maternità surrogata un reato universale. Questo significa che la pratica è vietata non solo in Italia, ma anche per i cittadini italiani che vi ricorrono all’estero, anche in paesi dove la surrogata è legale. La legge è stata approvata dal Senato con 84 voti favorevoli e 58 contrari. La decisione ha acceso un ampio dibattito politico e sociale, con posizioni fortemente contrapposte.
Secondo la nuova normativa, chiunque ricorra alla maternità surrogata, anche fuori dai confini italiani, potrà essere perseguito penalmente una volta rientrato in Italia. La premier Giorgia Meloni, promotrice della legge, ha affermato: “La vita non è merce”, esprimendo con forza la posizione del governo contro questa pratica. Secondo Meloni, la maternità surrogata viola la dignità delle donne e dei bambini, riducendoli a oggetti di scambio
I pro e i contro della maternità surrogata
La maternità surrogata è oggetto di numerosi dibattiti, con argomenti favorevoli e contrari che dividono l’opinione pubblica.
Pro
- Una possibilità per le coppie infertili: per coppie che non possono avere figli, la surrogata rappresenta spesso l’unica possibilità di diventare genitori biologici.
- Inclusione per coppie omosessuali: per molte coppie gay, la maternità surrogata è l’unico modo per avere un figlio con un legame biologico a uno dei partner.
- Altruismo: in alcuni paesi, la maternità surrogata può essere fatta per puro altruismo, senza compenso economico, permettendo alle donne di aiutare altre famiglie.
Contro
- Commercializzazione del corpo femminile: gli oppositori sostengono che la maternità surrogata riduce la donna a una “macchina per fare bambini”, soprattutto in contesti dove esiste una remunerazione per la gestante.
- Complessità emotiva: le implicazioni emotive possono essere enormi sia per la madre surrogata che per i genitori intenzionati. I legami affettivi che possono svilupparsi tra la madre gestante e il bambino non sono facilmente gestibili.
- Disuguaglianza sociale: la pratica può alimentare una forma di sfruttamento, dove donne economicamente svantaggiate nei paesi in via di sviluppo accettano di portare avanti gravidanze per famiglie più ricche di altri paesi.
Le dichiarazioni politiche
Come già citato, la premier Giorgia Meloni ha difeso fermamente il divieto della maternità surrogata, definendo la pratica una violazione dei diritti umani e della dignità femminile. Tuttavia, la legge ha incontrato una forte opposizione, specialmente da parte di esponenti della sinistra e delle comunità LGBTQ+. Il leader del Partito Democratico, Elly Schlein, ha sottolineato che il divieto rappresenta una grave discriminazione per le coppie omosessuali che desiderano diventare genitori, mentre il senatore Matteo Renzi ha criticato la legge come una limitazione delle libertà personali e delle scelte familiari
La maternità surrogata è un argomento estremamente complesso, con aspetti legali, etici e morali che variano enormemente da paese a paese. La recente decisione dell’Italia di rendere la pratica un reato universale ha intensificato il dibattito politico e sociale. Mentre da un lato c’è chi la vede come una forma di sfruttamento, dall’altro è considerata l’unica speranza per molte famiglie che desiderano avere figli. Il futuro di questa pratica rimane incerto, ma è chiaro che continuerà a sollevare discussioni accese nel panorama internazionale.