Vuoi conoscere meglio Elly Schlein? Scopri adesso le sue note biografiche e le tappe della carriera!
Il nome per esteso di Elly Schlein è Elena Ethel: tutti, però, la conoscono semplicemente come “Elly“. Politica italiana, dal 12 marzo 2023 è la Segretaria del Partito Democratico, ennesima donna di potere con alte cariche pubbliche che opera nel nostro Paese. Dopo aver aderito a numerose formazioni di centro-sinistra, ha avuto accesso anche all’Europarlamento. Nel 2020 si è presentata alle elezioni regionali in Emilia-Romagna con la propria lista e dall’ottobre 2022 ha ricoperto la carica di vicepresidente della giunta regionale guidata da Stefano Bonaccini. Alle elezioni politiche dello stesso anno si è candidata, venendo eletta alla Camera e diventando deputata. Nel 2023, dopo aver concorso alle primarie, si è imposta alla segreteria del PD affermandosi come la prima donna a guidare il partito, e anche la più giovane in assoluto. Se la storia di Schlein t’incuriosisce, continua a leggere per saperne di più!
Che titolo di studio ha la Schlein?
I genitori di Elly Schlein sono Melvin Schlein, politologo e accademico statunitense di origini ebraiche aschenazite che, quando la piccola viene alla luce, lavora come professore alla Franklin University di Lugano, e la madre Maria Paola Viviani. Italiana, è professoressa ordinaria di diritto pubblico comparato alla facoltà di giurisprudenza, presso l’Università degli Studi dell’Insubria. Ti stai chiedendo che titolo di studio ha la Schlein? Sappi che è laureata con il massimo dei voti in giurisprudenza all’Università di Bologna, dove ha discusso una tesi di diritto costituzionale, con relatore Andrea Morrone. Prima di laurearsi, ha conseguito il diploma al liceo cantonale di Lugano, sempre con la votazione più alta.
La carriera di Elly Schlein
L’interesse verso la politica scaturisce per Elly Schlein nel 2008, quando partecipa come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama a Chicago: ripeterà l’esperienza nel 2012 per la rielezione del presidente. Che lavori ha fatto la Schlein? Attiva nell’associazionismo, nel 2011 fonda a Bologna il progetto chiamato Progrè, allo scopo di sensibilizzare sulle politiche migratorie e la realtà carceraria, organizzando annualmente il festival ProMiGrè. Nel 2013, dopo la mancata elezione di Romano Prodi al Quirinale, è tra le promotrici della campagna #OccupyPD, culminata nell’occupazione delle sedi del Partito Democratico per protestare contro la formazione del governo Letta. Alle primarie del PD dello stesso anno, sostiene Pippo Civati, per poi essere eletta alla direzione nazionale del partito stesso, potendo aspirare a fare il ministro, come Tina Anselmi.
L’ascesa di Elly
Nel 2014, Elly Schlein si candida alle elezioni europee con una campagna denominata Slow Foot. Viene votata con 53.681 preferenze, che le consentono di ricoprire il ruolo di vicepresidente della delegazione alla Commissione UE-Albania. È anche membro della Commissione per lo Sviluppo. Nel 2015 lascia il PD, criticando la linea politica di Matteo Renzi, e aderisce a Possibile. Nel 2020 si candida alle votazioni regionali in Emilia-Romagna, raccogliendo il maggior numero di voti nella storia delle elezioni locali. Viene nominata vicepresidente della Regione e assessore con deleghe al welfare e al Patto per il Clima. Schlein, come si è notato, mantiene sempre un suo pensiero indipendente: è così che vota contro la riduzione del numero dei parlamentari nel referendum costituzionale del 2020, in contrasto con il PD. Nel 2022, eletta deputata alle elezioni politiche, lascia la vicepresidenza regionale. Nell’aprile 2024 annuncia la sua candidatura alle elezioni europee, ottenendo un significativo aumento di preferenze in favore del Partito Democratico e consolidando la sua leadership.
La vita privata di Schlein
Elly Schlein è nata a Lugano il 4 maggio 1985: i suoi avi paterni sono originari di un villaggio nei pressi di Leopoli, oggi in Ucraina. Quando il nonno emigra in America, cambia il cognome originario “Schleyen” in Schlein e anche il nome, passando da Herschel a Harry. I due nomi di Elly, cioè Elena e Ethel, sono un omaggio rispettivamente alla nonna materna e a quella paterna, proveniente dalla Lituania. In famiglia ci sono anche il fratello, Benjamin Schlein, di professione matematico, e la sorella Susanna Schlein, che ricopre importanti incarichi pubblici. Nel 2020 Elly dichiara pubblicamente di essere bisessuale. Sei curiosa anche di sapere dove vive Schlein oggi? Gli impegni politici hanno fatto sì che si trasferisse a Roma, nel quartiere Testaccio. La mamma di Schlein è la nipote dell’avvocato antifascista Agostino Viviani, senatore del Partito Socialista Italiano e presidente della Commissione di Giustizia del Senato dal ’94 al ’98. Egli è stato anche membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. Forse non sai che, nel 2012, Elly Schlein collabora come segretaria di produzione alla realizzazione del documentario La nave, sul tema a lei caro dell’immigrazione albanese in Italia, passando per il Mar Adriatico: fenomeno giunto al suo culmine negli anni ’90, con la grande instabilità nel Paese. Nel 2013 l’opera vince il David di Donatello come miglior documentario.
Ora che il ritratto di Elly Schlein è completo, puoi farti un’idea migliore sul suo background e la sua visione politica.
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