È andata in onda ieri sera in prima serata su Rai1 “Margherita delle stelle“, la fiction dedicata alla vita della straordinaria Margherita Hack, astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista italiana.
Nata a Firenze nel 1922, ha avuto una vita incredibile, vissuta con immensa intensità e coraggio. Grazie alla sua spontaneità e alla sua voglia di sapere Margherita Hack ha avuto un impatto significativo nel mondo della scienza e della società.
Fin da giovane Margherita Hack mostrò il suo interesse per l’astronomia e la fisica, per questo diventando spesso oggetto di critiche e scherno delle sue coetanee, prese invece da interessi più frivoli e più “femminili”. Ma la sua tenacia e il supporto della sua famiglia, l’aiutarono a credere sempre nei suoi sogni e a diventare un punto di riferimento per la comunità scientifica mondiale.
L’astrofisica, interpretata nel film dalla bellissima Cristiana Capotondi, conseguì la laurea in fisica presso l’Università di Firenze nel 1945, iniziando ben presto una brillante carriera accademica.
La Hack è famosa soprattutto per i suoi contributi nell’ambito della ricerca astronoma, con particolare attenzione agli studi sulle stelle variabili e sulla struttura galattica. Tutti argomenti ad esclusivo appannaggio maschile negli anni in cui si formò e fece carriera. Ma Margherita può essere considerata una vera pioniera nella divulgazione scientifica in Italia: grazie alla sua passione e alle straordinarie competenze acquisite in anni di studi e ricerche, rese accessibili concetti complessi al grande pubblico attraverso libri, conferenze e media. Fu instancabile divulgatrice infatti, dedicando l’intera vita a questo obiettivo: conoscere e far conoscere le stelle.
Forse proprio per questo suo impegno, la sua eredità continua a influenzare generazioni di scienziati e appassionati di scienza, ispirati dalla sua forza e dalla sua ostinazione.
Anche se non fu mai cattolica, nel 1944, sposò con una cerimonia religiosa Aldo De Rosa, che conobbe da bambina e che le restò accanto fino alla fine dei suoi giorni. In molti criticarono la loro relazione, definendo Aldo, un letterato, “il moglio“, proprio perchè dei due Margherita era di certo quella più impegnata in attività lavorative che potremmo definire straordinarie ancora oggi, figuriamoci a quell’epoca. Decise di non avere figli e dedicarsi totalmente alla sua carriera, scelta che le costò ulteriori critiche.
Margherita Hack fu anche una eccezionale sportiva, praticando con successo la pallacanestro e l’atletica leggera e diventando campionessa di salto in alto e in lungo nei campionati universitari.
Oltre alla sua attività scientifica, Margherita fu un’attivista per i diritti civili, la pace e l’ambiente: per questo era e rimane una donna, un punto di riferimento per noi e lo sarà ancora per le generazioni future. Soprattutto per le donne, ancora oggi vittime di preconcetti e limitate, in particolare nel mondo del lavoro, a maggior ragione in ambito scientifico. A tutte noi dedichiamo quindi una sua celebre frase:
“L’unica colpa di Eva è stata quella di voler saperne di più, di sperimentare e ricercare con le proprie fonti le leggi dell’Universo, del proprio corpo e di rifiutare gli insegnamenti “dall’alto”. Eva, in fondo, rappresenta la curiosità della scienza contro l’accettazione passiva che appartiene alla fede”.
Fonte Foto Pinterest.it
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