
La violenza economica è una forma di abuso che si manifesta attraverso il controllo e la limitazione delle risorse finanziarie di una persona, compromettendone l’autonomia e la dignità. Sebbene meno visibile rispetto ad altre forme di violenza, i suoi effetti possono essere altrettanto devastanti, soprattutto quando si verifica all’interno di relazioni intime o familiari. Vediamo quindi nel dettaglio cos’è la violenza economica, come riconoscerla, denunciarla e come difendersi da questa forma di abuso.
Cosa si intende per violenza economica?
La violenza economica comprende una serie di comportamenti volti a controllare o limitare l’accesso di una persona alle risorse finanziarie, privandola della sua indipendenza economica. Le manifestazioni tipiche della violenza economica includono:
- Controllo delle finanze: il partner gestisce in modo esclusivo le risorse economiche, impedendo all’altro l’accesso a conti bancari, carte di credito o denaro contante.
- Impedimento al lavoro: viene ostacolata o proibita la possibilità di cercare o mantenere un’occupazione, limitando così l’autonomia economica.
- Monitoraggio delle spese: ogni acquisto deve essere giustificato e approvato, creando una dipendenza finanziaria totale.
- Appropriazione indebita: uso non autorizzato delle risorse economiche della vittima, come prelievi dal conto comune senza consenso.
Questi comportamenti non solo limitano la libertà individuale, ma creano un ambiente di costante pressione psicologica. Secondo l’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE), la violenza economica è una componente fondamentale di altre forme di abuso, poiché priva la vittima dei mezzi necessari per fuggire da una relazione coercitiva. Ad esempio, un partner può costringere l’altro a giustificare ogni spesa o a vivere con una “paghetta” controllata, instaurando una dinamica di totale dipendenza.
Come denunciare la violenza economica
In Italia, la violenza economica non è ancora un reato autonomo, ma può essere perseguita attraverso altre fattispecie legali. Tra queste:
- Maltrattamenti in famiglia: articolo 572 del Codice Penale, che punisce chiunque maltratti una persona della famiglia o convivente.
- Violenza privata: articolo 610 del Codice Penale, che sanziona chiunque, con violenza o minaccia, costringa altri a fare, tollerare oppure omettere qualcosa.
- Violazione degli obblighi di assistenza familiare: articolo 570 del Codice Penale, che punisce chiunque abbandoni il domicilio domestico oppure ometta di prestare i mezzi di sussistenza ai familiari.
Per denunciare la violenza economica, è consigliabile seguire questi step:
- Raccogliere prove: documentare comportamenti abusivi, conservare comunicazioni scritte, registrare conversazioni (dove legalmente consentito) e mantenere traccia di transazioni finanziarie.
- Rivolgersi alle autorità competenti: presentare denuncia presso le forze dell’ordine, fornendo tutte le prove raccolte.
- Consultare un legale: affidarsi a un avvocato specializzato in diritto di famiglia o in violenza domestica per ottenere consulenza e assistenza legale.
- Contattare centri antiviolenza: organizzazioni specializzate offrono supporto psicologico, legale e logistico alle vittime di violenza.
È fondamentale agire tempestivamente per interrompere il ciclo di abuso e proteggere la propria integrità fisica e mentale.
Come difendersi dalla violenza economica
La difesa dalla violenza economica passa innanzitutto attraverso la consapevolezza del problema. Riconoscere di essere vittima di abuso è il primo passo verso la liberazione. In secondo luogo, è importante sviluppare competenze in materia di gestione delle finanze, aprendo un conto corrente personale e imparando a gestire autonomamente il denaro.
Una strategia efficace è costruire una rete di supporto, confidandosi con persone fidate che possano offrire aiuto emotivo e pratico. Pianificare un’uscita dalla relazione tossica, ad esempio mettendo da parte piccole somme di denaro, è un altro passo fondamentale per proteggersi.
Il ruolo delle istituzioni e della società
Affrontare la violenza economica richiede un impegno collettivo. Le istituzioni devono promuovere leggi più specifiche per riconoscere e punire questa forma di abuso, mentre la società ha il compito di sensibilizzare il pubblico sui diritti economici e sull’importanza dell’autonomia finanziaria.
La scuola e i media, in particolare, giocano un ruolo cruciale nell’educazione delle nuove generazioni, e dovrebbero impegnarsi a insegnare loro a identificare e combattere le dinamiche di controllo economico.
L’impatto della violenza economica sul benessere psicologico e sociale
La violenza economica non colpisce solo il portafoglio, ma incide profondamente sul benessere psicologico e sociale della vittima. La costante dipendenza finanziaria può generare sentimenti di vergogna, senso di inadeguatezza e una progressiva perdita di autostima. Questo stato emotivo, spesso amplificato dall’isolamento sociale imposto dall’abusante, rende più difficile cercare aiuto o pianificare un’uscita dalla relazione tossica.
Sul piano sociale, la mancanza di risorse economiche può impedire alla vittima di partecipare a eventi comunitari, coltivare relazioni esterne o intraprendere attività ricreative, portandola a un progressivo isolamento. Comprendere queste dinamiche è essenziale per offrire supporto mirato, non solo economico, ma anche psicologico, attraverso percorsi di terapia che aiutino a superare il trauma e a ritrovare fiducia nelle proprie capacità.
Empowerment economico come strumento di prevenzione
Uno degli approcci più efficaci per prevenire la violenza economica è l’empowerment economico. Attraverso programmi di formazione e consulenze finanziarie, le vittime possono imparare a gestire il denaro in modo autonomo e a costruire una sicurezza economica a lungo termine. Diverse associazioni e centri di formazione offrono corsi gratuiti di educazione finanziaria e supporto per reinserirsi nel mercato del lavoro, fornendo gli strumenti per riacquisire indipendenza finanziaria nel modo migliore.
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