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Daria Bignardi: sciocca tutti con il nuovo look

Daria Bignardi, icona della donna in carriera. Nella vita ha fatto tanto e ricevuto molto. Il suo impegno e la dedizione al lavoro, nonché la sua passione, ha dato i suoi frutti; sin dagli anni ottanta, quando era agli albori della sua carriera giornalistica.

La direttrice

Giornalista, conduttrice, autrice di programmi tv e anche scrittrice. Daria Bignardi non si è mai fermata e a oggi, la notizia ormai è apparsa ovunque. Dal 17 febbraio 2016, Daria Bignardi è diventata la direttrice di rete di Rai 3; abbandonando definitivamente il suo programma più celebre, di cui era autrice e conduttrice su La 7, il talk show “Le invasioni barbariche”. Questo grande cambiamento, per Daria, non è stato solo a livello lavorativo, qualcosa probabilmente è mutato anche in lei, perché il cambiamento fisico alla sua presentazione in Rai è stato spiazzante.

daria invecchiata

Il look Bignardi

Se eravate abituati a vederla, sempre raffinata e sobria, con un’aura di femminilità naturale, capelli curati e lunghi  fino alle spalle; vestiti sobri, ma eleganti. Bé scordatevela. Daria Bignardi è un’altra persona. Capelli corti senza tinta, sale e pepe. Vestiti dal taglio classico e forse se vogliamo dirla tutta, anche un po’ démodé e completamente struccata. Irriconoscibile. La donna bella, aggraziata e armoniosa, che eravamo sempre stati abituati a vedere dai tempi della conduzione del Grande Fratello, sino a La 7, non esite più. Daria ha scelto di cancellare il proprio lato femminile, per lasciar posto alla sobrietà austera, che forse poco le si addice e cosa sicura la fa apparire sciupata e invecchiata. Non è tutto, perché questo “dress code”, la direttrice, ha imposto che anche i dipendenti di Rai 3 lo assumessero, quindi via gonne corte e tacco alto. A poche settimane del suo comando, la circolare è arrivata puntuale. Basta osare, si al look morigerato. Questo è quanto dice la Bignardi in un intervista, “Abbiamo ragionato su alcuni cambi di stile. Senza troppe cofane in testa o cravattoni”. Il polverone si è alzato subito.
Sicuramente all’interno di una redazione giornalistica, come quella della Rai, le conduttrici o soubrette, non sono adatte e gli spettatori potrebbero storcere il naso; ma una via di mezzo può sempre esserci. Una donna può essere assolutamente femminile e dignitosa allo stesso tempo; non è da una tinta ai capelli o un da po’ di rimmel che se ne misura la serietà e la preparazione professionale.