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La meravigliosa (e tragica) storia di Mia Martini

Palcoscenico con cantante di spalle

Ripercorri le tappe della vita dell’indimenticabile Mia Martini, la storia di una donna eccezionale e tormentata Mia Martini è stata una delle voci più riconoscibili della musica italiana, capace di emozionare generazioni intere con il suo talento. Tuttavia, la sua vita non l’ha messa al riparo dalle sofferenze: dall’ascesa come artista all’ombra delle maldicenze che l’hanno perseguitata, fino alla sua morte improvvisa e dolorosa, ecco tutto quello che devi sapere su di lei. Tra amore, successi, e incomprensioni, la storia di Mia Martini resta un esempio di passione, lotta e resilienza in un mondo che non sempre ha saputo comprenderla. Continua a leggere!

La vita dell’artista

Mia Martini, pseudonimo di Domenica Rita Adriana Bertè, ha segnato la storia della musica italiana con la sua voce inconfondibile e il grande talento. Nata a Bagnara Calabra nel 1947, è la sorella di Loredana Bertè. Fin da giovane si è fatta notare per la sua capacità di trasmettere emozioni intense. La sua carriera decolla negli anni ’70 con successi come Piccolo uomo e Minuetto, consacrandola come una delle più grandi interpreti italiane. Tuttavia, la vita di Mia Martini fu anche segnata da una profonda tragedia: maldicenze e superstizioni l’allontanarono dalle scene, costringendola a un ritiro forzato. Dopo anni di silenzio, ritornò trionfante a Sanremo, nel 1989, con Almeno tu nell’universo, riconquistando il pubblico. Purtroppo, la sua storia si concluse prematuramente nel 1995, ma l’eredità che ha lasciato al pubblico è immortale. Una voce da sempre capace di unire passione e dolore, che nonostante le avversità ha saputo lasciare un’impronta indelebile nella musica e nella cultura italiana.

Mia Martini: l’inizio della carriera

All’inizio della sua carriera si faceva chiamare Mimì Bertè e si affermò ben presto come una giovane promessa della musica nostrana. Venne scoperta da Carlo Alberto Rossi, che la introdusse come cantante allo stile yéyé, un genere in voga negli anni ’60 e ispirato a icone francesi come Sylvie Vartan e Françoise Hardy. Nonostante alcuni successi iniziali, la sua carriera stentò a decollare: Mimì si trovò intrappolata in un’immagine leggera che non le apparteneva, mentre dentro di lei cresceva la passione per la musica ispirata da grandi voci blues, da Etta James ad Aretha Franklin.

Fu un periodo turbolento, segnato anche da un arresto per possesso di marijuana, che la segnò profondamente. Tuttavia, il suo talento autentico riuscì a trovare spazio quando adottò il nome Mia Martini e intraprese una nuova strada musicale più matura. Questa svolta determinò il preludio di una carriera straordinaria, che la vide conquistare il pubblico con la sua voce potente e le sue interpretazioni commoventi, destinata però a essere segnata anche da profonde sofferenze personali.

Le maldicenze e il ritorno al successo

Tra il 1977 e il 1979, Mia Martini affrontò una fase cruciale della sua carriera, segnata non solo da successi artistici, ma anche dalle prime ombre innescate dalle maldicenze, che la perseguiteranno per anni. Dopo aver colpito Charles Aznavour con il suo talento, partecipò a una serie di spettacoli prestigiosi che culminarono con la partecipazione all’Eurovision Song Contest dove cantò Libera. Nonostante il piazzamento modesto, il brano ottenne un buon successo internazionale. Nel 1979, l’incontro con Ivano Fossati portò a un sodalizio artistico e sentimentale importante, ma anche a tensioni che complicano la carriera della cantante. In parallelo, voci infamanti iniziarono a diffondersi sempre con maggiore insistenza, associando Mia Martini a eventi negativi e minando la sua reputazione. Queste calunnie, provenienti persino da colleghi e impresari, condussero l’interprete a isolarsi, rendendo difficoltoso il suo lavoro e generando continui ostacoli. Nonostante tutto, Mia Martini continuò a lottare, riaffermarsi sulla scena musicale negli anni ’90.

La vita privata di Mia Martini

L’amore tra Mia Martini e Ivano Fossati, nato alla fine degli anni ’70, fu una relazione complessa e tormentata. Lei descriveva il loro rapporto come segnato dalla gelosia ossessiva di lui. In una testimonianza del 1990, la cantante raccontava come Fossati fosse geloso non solo degli uomini intorno a lei, ma soprattutto della sua carriera artistica. La sua richiesta era drastica: per amore avrebbe dovuto rinunciare alla sua vita da cantante, un sacrificio che avrebbe significato distruggere l’identità di Mia Martini. Nonostante l’intensità della loro relazione, Fossati non desiderava costruire una famiglia con lei e questo lasciò una ferita profonda nella cantante. Fossati scrisse per Mia Martini diverse canzoni, ma il loro rapporto sentimentale terminò.

La morte

La morte di Mia Martini avvenne all’improvviso, tra l’11 e il 12 maggio 1995, cogliendo tutti di sorpresa. La cantante, da tempo afflitta da problemi di salute, era impegnata in una nuova tournée nonostante i forti dolori e l’uso di antidolorifici. Ricoverata d’urgenza più volte nei giorni precedenti, i suoi malesseri vennero ignorati. Fu trovata senza vita nel suo appartamento, con le cuffie nelle orecchie e il braccio teso verso il telefono, lasciando dietro di sé una scia di dubbi e dolore. Nonostante alcune speculazioni su un possibile suicidio, la causa ufficiale del decesso fu un arresto cardiaco legato a un’overdose di stupefacenti, circostanza che la ricollega alla scomparsa di altre star, come Whitney Houston. La famiglia, però, ha sempre rigettato queste voci. Ora che sai tutto su Mia Martini, siamo certi che stai già riascoltando un suo brano!

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