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La straordinaria vita di Raffaella Carrà

Piazza dedicata a Raffaella Carrà

Raffaella Carrà, il cui vero nome è Raffaella Maria Roberta Pelloni, nasce a Bologna il 18 giugno 1943 e scompare a Roma il 5 luglio 2021. La Carrà è una delle figure più rappresentative della televisione italiana e internazionale. Celebre per il suo eclettismo, si afferma come cantante, ballerina, attrice, conduttrice TV e radiofonica, oltre che nei panni di autrice. Definita “la regina della televisione italiana“, influenza la cultura pop anche in Europa e in America Latina, diventando pioniera del femminismo e della libertà sessuale sul piccolo schermo e nel mondo della musica. Con oltre 60 milioni di dischi venduti, conquista le classifiche globali, producendo successi in diverse lingue. La sua carriera, coronata da prestigiosi premi, lascia un’impronta indelebile nello spettacolo: l’ultima celebrazione postuma è il Premio Sorriso Diverso Venezia ricevuto alla Mostra del Cinema.

La carriera di Raffaella Carrà: gli esordi negli anni ’50

Durante anni ’50 e ’60, ancora giovanissima, Raffaella Carrà inizia la sua carriera cinematografica e debutta a soli otto anni nel film “Tormento del passato“, di Mario Bonnard. In seguito, ottiene ruoli minori in diversi film, diplomandosi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1960. Parallelamente al cinema, Raffaella comincia a farsi conoscere anche in teatro e radio.

Tuttavia, il suo passaggio alla televisione a metà degli anni ’60 è l’atto che segna un punto di svolta: da valletta di Lelio Luttazzi, diventa una celebre showgirl e presentatrice televisiva. Abbandonata la recitazione, si concentra proprio sulla TV e fa carriera nel mondo dello spettacolo: tra i suoi più grandi successi ci sono varietà come “Canzonissima” e “Milleluci“. È così che il pubblico dell’epoca assiste alla trasformazione di Raffaella Carrà in una stella dello spettacolo.

TV e musica dagli anni 2000 in poi

Negli anni 2000, Raffaella Carrà esplora nuovi orizzonti televisivi e musicali, mantenendo saldo il suo impatto culturale. Dopo una breve parentesi al Festival di Sanremo, rilancia la sua carriera con il programma “Carràmba! Che sorpresa“, accolto calorosamente dal pubblico italiano. Non solo continua a essere una figura innovatrice nel panorama televisivo italiano con i suoi diversi show, ma riesce a conquistare anche la Spagna grazie alla partecipazione in produzioni di successo come “La noche del 10“.

Tra pubblicazioni letterarie e tributi musicali, il contributo di Raffaella alla cultura si consolida per via della sua reputazione d’icona intramontabile dello star system. La sua morte nel luglio 2021 lascia un grande vuoto nel mondo dello spettacolo, ma i suoi potenti messaggi continuano a ispirare tuttora le nuove generazioni.

La vita privata di Raffaella Carrà

Raffaella Carrà, nella vita, ha lunghe relazioni con il regista Gianni Boncompagni e con il coreografo Sergio Japino, entrambi collaboratori-chiave nell’arco di tutta la sua carriera, nonostante le successive separazioni sentimentali e la decisione di non sposarsi come molte donne di successo.

In gioventù, la Carrà si avvicina a personalità quali il calciatore Gino Stacchini e a Little Tony: si narra abbia anche ricevuto l’attenzione di Frank Sinatra durante le riprese del film “Il colonnello Von Ryan”. Nonostante non abbia avuto figli biologici, Raffaella dimostra un grande impegno verso i bambini: lo fa attraverso adozioni a distanza in vari continenti, un tema che affronta anche in programmi televisivi come “Contigo” e “Amore”.

L’ombelico della Carrà

Raffaella non smette di essere celebrata per il suo profondo impatto sulla cultura popolare e nell’industria dell’intrattenimento, tanto da essere vista come “la Donna Summer italiana“. Il suo stile audace e la sua presenza carismatica infrangono diversi tabù: nel 1971, ad esempio, durante “Canzonissima” indossa un vestito che mostra l’ombelico. Si tratta di un gesto rivoluzionario per la televisione italiana dell’epoca.

Questo atto coraggioso attira critiche e polemiche, ma la Carrà non demorde e difende il suo diritto alla libertà di espressione. In Spagna, viene addirittura riconosciuta come una pioniera dell’emancipazione dopo la dittatura franchista, emergendo nei palinsesti televisivi nel 1976. Il suo contributo non si limita, però, alla TV: lascia un’eredità duratura che trascende le generazioni attraverso un messaggio d’indipendenza dirompente, in grado di influenzare la cultura europea per decenni.

L’impegno sociale oltre lo spettacolo

Raffaella Carrà è una fashion icon, così come viene acclamata in qualità di emblema della cultura popolare, grazie al suo stile unico e a una presenza scenica inconfondibile. Il suo taglio di capelli a caschetto color platino, tanto per dirne una, è un simbolo paragonato all’eleganza di Marilyn Monroe. Gli abiti e i costumi di scena di Raffaella sono spesso visionari e sintetizzano una certa trasgressione controllata: per questo sono ancora ritenuti una sfida ai canoni patriarcali dell’epoca, dando spazio a un potente messaggio di empowerment attraverso il mezzo televisivo.

Celebrata come promotrice della libertà e dell’unicità nella moda, accanto a icone come Mina e Patty Pravo, l’influenza di Raffaella Carrà va oltre e sostiene attivamente i diritti LGBTQ+, il femminismo, un chiaro impegno politico a sinistra per tutta la vita, fino a difendere cause come l’adozione da parte di coppie dello stesso sesso.

Ora che sai tutto su Raffaella Carrà, ti sarà più facile capire come mai è stata un personaggio così importante per l’Italia e per il mondo intero!

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